Il momento no di Milan e Inter: cala la nebbia

È l’incertezza che affascina, la nebbia rende le cose meravigliose. L’ha scritto Oscar Wilde che, però, non era un tifoso né del Milan né dell’Inter, avvolti invece da una bruma improvvisa, avvolgente, grigia come il momento dei campioni e dei vicecampioni d’Italia in carica. Per non dire del nuovo stadio che non si farà e, vivaddio, lunga vita a San Siro L’eliminazione dei rossoneri dalla Coppa Italia, addirittura negli ottavi di finale, è stata bruciante. È scaturita tre giorni dopo l’inopinato pareggio interno con la Roma, figlio di due incertezze della difesa che, già a Salerno, aveva palesato un’inusitata fragilità, ripensando al campionato dello scudetto. Seconda in classifica con la Juve, a sette punti dal Napoli, la squadra di Pioli contro il neotremendismo granata ha pagato a caro prezzo il peccato di presunzione della formazione iniziale, riveduta e corretta dal tecnico fuori tempo massimo.

Milan, i nuovi non ingranano

E poi c’è il mercato: passato, presente e futuro. Dest, Vranckx, De Ketelaere non ingranano, anche se il Signor 35 Milioni ha colpito un palo, ma ha dovuto giocare da falso centravanti, non esattamente il massimo delle sue aspirazioni. Giroud è terribilmente solo e, a 36 anni non può giocare tre partite a settimana. Ibra dovrebbe tornare solo a metà febbraio, per il Tottenham; di Origi e Rebic si sono perse le tracce. Ancora: vogliamo parlare di Leao? Firma, non firma, boh, chissà. Maldini e Massara hanno più pazienza di Giobbe, ma a Casa Milan cominciano ad averne le tasche piene del tira e molla del portoghese sul cui capo pende sempre la spada di Damocle dei 19 milioni che qualcuno dovrà pagare allo Sporting. Ma chi? E come? E quando? A diciotto giorni dalla chiusura invernale, il Milan ha un gran bisogno di un bomber: uno che non costi uno sproposito, ma segni. Un candidato ad hoc potrebbe essere Marcus Thuram, 25 anni, 17 presenze e 13 gol stagionali, libero dal 1° luglio: se il Borussia Moenchengladbach non pretendesse la luna per l’indennizzo di gennaio, si potrebbe anche fare. Però, il figlio del grande Lilian piace molto anche all’Inter.

Inter, aspettando Lukaku

Già, l’Inter. Dopo la beffa di Monza è faticosamente entrata nei quarti di Coppa Italia, avendo avuto ragione soltanto nei supplementari del Parma di Buffon, 45 anni fra quindici giorni e autentico Immortale. Se il Milan piange, l’Inter non ride e continua a domandarsi dove accidenti sia finito il fenomenale Lukaku dello scudetto. Con il Grande Ritorno a Milano Romelu avrebbe dovuto fare la differenza: sinora non c’è riuscito, martellato com’è stato dagli infortuni, immalinconito dalla delusione belga in Qatar dove la presunta generazione d’oro di Martinez si è riscoperta di latta. Fra cinque giorni, a Riyad, Milan e Inter si ritroveranno di fronte per la Supercoppa. Con una certezza che renderà le cose più chiare: non ci sarà la nebbia.

Su la testa, Milan! Ma ti serve un bomber come Thuram

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Su la testa, Milan! Ma ti serve un bomber come Thuram

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