Il club veneto contro l’attaccante, che avrebbe detto “la rivolta degli schiavi” nei confronti del nigeriano: “Frase infamante e squallida sentita da molti, ma nessuno è intervenuto”
Un altro caso di razzismo nel calcio. Lo denuncia il Chievo, che oggi ha giocato (e pareggiato 2-2) sul campo del Pisa. Il giocatore oggetto di una frase razzista è Joel Obi, centrocampista nigeriano cresciuto nell’Inter. A pronunciarla sarebbe stato Michele Marconi, attaccante della squadra toscana. Il condizionale è d’obbligo perché finora né il giocatore né il Pisa hanno replicato.
il comunicato
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“In seguito alla frase razzista “La rivolta degli schiavi” pronunciata dal giocatore del Pisa Michele Marconi al centrocampista Joel Obi durante il primo tempo della partita Pisa-ChievoVerona – si legge nel comunicato – la società esprime la massima solidarietà verso il suo giocatore, oggetto di una infamante e squallida frase, che nulla ha a che fare con i più elementari e basilari valori di sport, etica e rispetto. L’A.C. ChievoVerona condanna e stigmatizza fermamente il comportamento razzista subito da Joel Obi, e si rammarica perché ad una frase sentita dai più in campo non sia seguito alcun provvedimento disciplinare: né da parte dell’arbitro, né da parte dell’assistente e quarto uomo, né il procuratore federale. L’A.C. ChievoVerona, da sempre convinta sostenitrice dei valori di etica, rispetto e fair play, continuerà a restare in prima linea nella lotta contro ogni forma di razzismo o violenza, dentro e fuori da qualsiasi campo di gioco”.
22 dicembre 2020 (modifica il 22 dicembre 2020 | 21:42)
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