Il Catania è in Serie D ma non sembra: Massimino sempre sold out e record di abbonati

Lo slogan è “ogni partita deve essere una festa”. E i pienoni allo stadio richiamano quelli delle otto stagioni in A

La grande paura ha lasciato il posto a un entusiasmo che ha colori e numeri da Serie A. Il nuovo Catania è un club da sold out costante. Anche questo pomeriggio, in occasione del confronto casalingo con il Locri, lo stadio Massimino (che per ora ha una capienza di 16.700 posti sui 20.800 disponibili) ha registrato il pienone. Non l’unico: le gare in casa hanno richiamato allo stadio almeno 15 mila persone nei confronti di campionato con San Luca, Vibonese, Castrovillari. Per la Serie D sono cifre spropositate, che richiamano alla mente le otto stagioni vissute fino al 2014 dal vecchio club in Serie A. Per esempio per uno degli ultimi appuntamenti da vetrina, un Catania-Juventus del 23 marzo 2014, dove tra abbonati e paganti c’erano 22 mila persone. Nemmeno un posto libero, ma c’era la Juve ed era Serie A.

RECORD

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Il Catania Ssd, società fondata dall’imprenditore siculo australiano Ross Pelligra sulle ceneri del Calcio Catania 1946, ha subito rilanciato forte in una città che dal 9 aprile – giorno del fallimento decretato dal tribunale – all’inizio di luglio, ha avuto il terrore di non ricominciare o di dover sopravvivere con progetti modesti o a breve scadenza. Le basi economiche solidissime di Pelligra, l’organizzazione in fretta e furia della stagione, la campagna acquisti oculata e dispendiosa, la tradizione del calcio in una città piena di problemi hanno convinto quasi 12 mila persone ad abbonarsi. Il record della Serie D lo avevano stabilito in passato Bari e Palermo. Il Catania è andato oltre quota 11 mila, stabilendo un primato assoluto.

ENTUSIASMO

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“Ogni partita deve essere una festa” lo slogan di Pelligra che spesso fa la spola dall’Australia alla città dell’Elefante per raccogliere un pieno di entusiasmo. E al termine di ogni gara casalinga, tutto lo stadio aspetta i giocatori per esultare. Scene che si protraggono ben oltre i 30 minuti a testimonianza di una felicità ritrovata dopo le annate di delusioni, sconfitte e di gestioni affidate al Tribunale. Fuori casa accade la stessa cosa: sold out. A Ragusa hanno messo a disposizione 1200 tagliandi per gli ospiti. Tutti acquistati. A Licata un altro migliaio: volatilizzati in poche ore. A Paternò, domenica, per il derby tra società rossoazzurre distanti appena 25 km, avevano aperto la prevendita lunedì scorso. I 1500 biglietti sono stati acquistati in poche ore. Poi il Giudice ha squalificato il campo dei paternesi e la gara si giocherà a porte chiuse. Apriti cielo. C’è una speranza che il ricorso della società ospitante venga accolto, altrimenti per la prima volta il Catania giocherà senza il supporto del pubblico.

il campo

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Il primato solitario in classifica della squadra allenata da Ferraro è frutto di sei vittorie su altrettante gare: 15 gol segnati da 10 giocatori diversi (c’è anche il fantasista Lodi, uno dei reduci della Serie A), appena 3 subiti. L’inizio di una stagione difficile si è trasformato in marcia trionfale, una sorta di corteo a cui prende parte tutta la città che, com’è accaduto per Parma, Palermo, Bari, in D vuole rimanere il meno possibile.

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