Il calvario di Solbakken: ginocchio ko in Giappone

ROMA – È sbarcato in Giappone convinto di poter giocare, di ritrovare il sorriso e soprattutto i gol che nella sua stagione in giallorosso e poi all’Olympiakos erano spariti. Ma Ola Solbakken è sbarcato in Giappone, più precisamente a Saitama, anche con una fasciatura al ginocchio che non ha lasciato presagire niente di buono. E infatti la sua avventura fin qui all’Urawa Red Diamonds si è limitata a una manciata di allenamenti e poco altro. Niente partite, figuriamoci i gol. Solo il recupero dall’infortunio, fisioterapia e un morale adesso sotto i tacchi. Fortuna per lui la fidanzata lo ha seguito in questa sua avventura e lo sostiene come meglio può. Anche con qualche passeggiata per la città di 1,2 milioni di abitanti, a nord di Tokyo. Peccato che qualche tifoso, riconoscendolo, gli abbia anche scattato foto dove Ola stazionava sul marciapiede tenendosi alle stampelle. Segno che il ginocchio non è messo bene.

Solbakken indisponibile fino a maggio

Il suo club, l’Urawa, si sta limitando a comunicare l’assenza dalle formazioni ufficiali del campionato in corso, senza però specificare il motivo né l’entità dell’infortunio. Ma il passaparola tra media e tifosi è stato più efficace della comunicazione della dirigenza (che ha scelto di ignorare anche le nostre richieste di informazioni). Inutile dire che i sostenitori del club sono totalmente disorientati dall’arrivo di Solbakken, infortunato e indisponibile a quanto pare fino a maggio. Quando poi avrà bisogno di ritrovare la forma e poi avrà qualche settimana a disposizione prima di tornare nella Capitale.

Solbakken, un grande flop

La fortuna non lo aiuta, e la scelta di volare in Giappone non lo ha premiato. Una stagione terribile per Solbakken cominciata alla Roma, con 22 minuti di campo nelle prime tre partite, poi proseguita con due prestiti. Il primo all’Olympiakos, con otto presenze tra campionato ed Europa League di cui solo la metà da titolare. Qualche spezzone di partita, gli ultimi dieci minuti, poi tante panchine e altrettante tribune non spiegate dal club greco. Poi il passaggio in Giappone, e la storia ormai nota. Eppure Ola era stato presentato dall’Urawa con grande entusiasmo, tra conferenza, striscioni, cartonati della sua immagine sia nel centro sportivo che allo stadio. Fin qui i tifosi hanno visto solamente quelli. Insomma, l’operazione Solbakken, preso a zero dal Bodø/Glimt, fin qui è stata un totale disastro. Arrivato a gennaio 2023, in quattro mesi aveva segnato un gol con la maglia della Roma, contro il Verona. Poche partite giocate, poche prestazioni all’altezza della Serie A, poco feeling con Mourinho. E adesso Solbakken da operazione ritenuta da Pinto un affare per una possibile plusvalenza, è diventato a tutti gli effetti un esubero da smistare in qualche altro club. La speranza è che possa tornare a giocare, recuperare del tutto e ritrovare lo smalto visto nelle sue migliori serate europee con il club norvegese.


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