I dubbi di Pogba: dopo il weekend la visita in Francia, poi si decide

Il francese deve scegliere fra tre possibili strade e cercherà di non saltare il Mondiale

Dalla nostra inviata Fabiana Della Valle

30 luglio – Los Angeles (Usa)

L’attesa magari porterà consiglio. È quello che si augura Paul Pogba, che sta vivendo ore particolari con la speranza di prendere la decisione giusta. Il centrocampista francese si è fatto male una settimana fa in allenamento, riportando una lesione del menisco laterale del ginocchio destro, e non sa ancora quando (e se) si opererà, ma soprattutto a che tipo di intervento dovrà sottoporsi per risolvere il problema. La sua paura più grande è saltare il Mondiale e tornare in campo con la Juventus a inizio 2023, buttando via tutta la prima parte della stagione. Dopo un primo consulto molto poco incoraggiante, dove gli è stato prospettato uno stop dai 3 ai 5 mesi, spera di avere qualche buona notizia in più dal luminare francese che lo vedrà nei prossimi giorni. L’appuntamento è stato rimandato a dopo il weekend, possibile che lunedì sia il giorno giusto. Intanto Pogba riflette, ragionando su tutte le soluzioni.

Tanti dubbi

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L’uomo per il secondo consulto si chiama Bertrand Sonnery-Cottet, specialista del ginocchio che opera a Lione. Ha già curato Zlatan Ibrahimovic, che appartiene alla stessa scuderia di Pogba (Raiola) ed è considerato uno dei migliori nel suo campo. Paul vuole capire se l’intervento di sutura (quello che gli era stato prospettato in America, dopo una prima visita in California) è evitabile oppure no, se la meniscectomia, ovvero l’asportazione del pezzetto di menisco (che ridurrebbe lo stop a 40-60 giorni) può comunque essere efficace e se anche la terapia conservativa può essere presa in considerazione. Si confronterà anche con i medici della sua nazionale. Sarà una decisione soprattutto sua, ma che verrà presa in pieno accordo con lo staff bianconero. Nel frattempo il club è in attesa di capire quanto Pogba dovrà star fuori per potersi muovere sul mercato. La priorità resta un regista (Paredes), ma serve un’apertura del Psg al prestito. Arthur è in uscita: può partire anche in prestito se il Valencia accetta di pagare tutto l’ingaggio.

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