Gunnarsdottir madre-calciatrice: la sua storia nell’ultima produzione Juve

Questa è una settimana importante dove si celebra la festa della mamma a livello internazionale. La Juventus assieme a Creator Lab ha voluto raccontare la storia di Sara Gunnarsdottir, calciatrice islandese delle Women, che di recente ha avuto un bambino. Un periodo difficile, dovuto anche agli scontri con il Lione e ai mancati pagamenti durante la gravidanza: “Quando mi è successo ero al Lione ed ero molto contenta. Il club mi aveva detto che mi avrebbe sostenuto e invece non mi hanno pagato durante la gravidanza. Sono tornata in Islanda. Molte donne mi hanno contatto e mi hanno chiesto di raccontare la mia storia e mi hanno ringraziato per averlo fatto”. Dalla Francia all’Italia assieme al marito Arni e al piccolo Ragnar. Sara si è raccontata a 360° come mamma e calciatrice. 

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Juventus, le parole di Gunnarsdottir

La calciatrice ha raccontato la sua sfida di essere mamma e allo stesso tempo portare avanti lavoro e passione, seppur non sia facile: “Quando sei una professionista e devi prenderti cura di un bambino è davvero una cosa per cui non puoi essere pronta. Mentalmente penso di essere stata abbastanza forte da rilassarmi e lasciarmi andare. Penso che Arni e io abbiamo deciso di farlo perché nessuno dei due era disposto a rinunciare. Ci piace giocare e non siamo pronti a smettere. Stiamo cercando di gestire tutto al meglio e credo che stiamo facendo un ottimo lavoro. Ma è difficile. È davvero difficile. Quando ci siamo trasferiti in Italia, lui ha risolto il suo contratto con il Rodez, in Ligue 2. La situazione è davvero complicata, anche perché non abbiamo qui i nostri familiari ad aiutarci a programmare e gestire tutto. Stiamo cercando di adattarci a tutto, sapevamo che sarebbe stato un anno di alti e bassi. Ma nel complesso siamo davvero felici qui a Torino e alla Juventus. Il club è incredibile e le persone che lavorano qui sono probabilmente le persone più gentili con cui ho lavorato in questo ambiente, quello del calcio professionistico”. 

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