Gravina alla Lega: “Imbarazzo e sconcerto per la lettera dei club”

Il presidente Figc definisce “arditi” alcuni passaggi e stigmatizza la decisione di non inviarla alla stessa Federcalcio. Così dando “l’immagine di un’evidente lacerazione del nostro sistema”. Ok a 15 giorni in più per l’adeguamento dello statuto

“Imbarazzo e sconcerto”. Sono le due parole che Gabriele Gravina usa scrivendo a Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega di serie A (e per conoscenza al presidente Paolo Dal Pino) dopo la lettera inviata dai 20 club (ma, nota il presidente federale, senza la “sottoscrizione dei relativi rappresentanti”) alla sottosegretaria Valentina Vezzali e al presidente del Coni Giovanni Malagò sul tema dell’adeguamento a principi informatori dello statuto della Lega in temi di maggioranze semplici e non qualificate su alcune materie.

Lacerazione

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Gravina definisce “arditi” alcuni passaggi della lettera e stigmatizza la decisione di non inviare la lettera alla stessa Federcalcio. Così dando “l’immagine di un’evidente lacerazione del nostro sistema. Una lacerazione che di certo non giova alle iniziative che questa Federazione ha intrapreso nell’interesse del sistema calcio in generale e della Lega di Serie A in particolare”. Il riferimento è al famoso tavolo tecnico con il Governo sul fronte dei ristori. Come dire: come facciamo a fare delle richieste quando diamo l’idea di una spaccatura fra di noi? Infine Gravina sottolinea che sono scaduti i termini per impugnare la decisione del Consiglio federale sui “principi”. Ma aderisce comunque alla richiesta di uno spostamento di 15 giorni del termine per la Lega di A, quindi fino al 15 febbraio, per l’adeguamento dello Statuto, ma precisa che alla scadenza, “questa Federazione sarà costretta a porre in essere i conseguenti provvediment”.

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