Giro d’Italia, il danese Cort Nielsen primo dopo una fuga a tre di 190 km. La classifica generale

Il danese Magnus Cort Nielsen, 30 anni, alfiere del team statunitense EF EDUCATION- EASY POST, ha vinto in una volata a tre la decima tappa del Giro dopo una fuga record di 190km. in gran parte sotto la pioggia e un vento gelido. Il ciclista danese ha messo a disposizione tutta la sua esperienza di vincitore di tappe nei grandi giri. Non a caso ha vinto sei tappe alla Vuelta di Spagna e due al Tour de France. Secondo il canadese Derek Gee pistard di ottima gamba; ha vinto 4 medaglie d’oro ai campionati Panamericani. Terzo il friulano Alessandro De Marchi, animatore della fuga, passista-scalatore di 36 anni che avrebbe meritato di vincere una tappa al Giro d’Italia. Quarto in volata Pedersen a 51” che ha regolato il gruppo con rara potenza.

Prima parte sotto la pioggia

Decima tappa, la prima della seconda settimana dopo il riposo di lunedì 15. Frazione di 196 km, dall’Emilia alla Toscana , da Scandiano a Viareggio. Frazione caratterizzata da due elementi – maltempo a parte – che ne hanno rimarcato la peculiarità: il Passo delle Radici (1.572 metri) dopo 87 km di corsa e l’arrivo in Versilia dopo quasi 200. Due i traguardi volanti: Villa Minozzo (comune in provincia di Reggio Emilia a 672 s.l.m) e Ponte a Moriano (Lucca); il primo dopo 48 km di gara, il secondo dopo 154. Ne è uscita una corsa per ruote veloci, flagellata dalla pioggia. Partenza alle 12.24, soliti scatti, fuga di giornata a quattro (De Marchi, Derek Gee, Davide Bais, Nielsen). Freddo e nebbia, pioggia continua, strada bagnata, corridori con le mantelline. Giornataccia. Tre ritirati: Vlasov, Fetter, Petilli. Gli stop salgono a 12 (tra cui Pozzovivo, Rigoberto Uran, Kung, Schmidt). I battistrada reggono. Al GPM di Monteperpoli in Garfagnana la Carovana trova la strada asciutta. A 76 km dal traguardo comincia un’altra corsa. Altra temperatura. I fuggitivi sono rimasti in tre (caduta di Bais). E continuano con il loro passo. A Lucca i tre sono sempre in testa. Manca una trentina di km all’arrivo. Ai -20 km la situazione è sostanzialmente immutata. Il margine dei fuggitivi è oltre il minuto.

Finale sul lungomare della Versilia

Ultimi 10 km, il gap è sceso ai 47”. Il gruppo approfitta dei lunghi rettilinei per ricucire. Non è facile. A Camaiore la partita resta aperta. De Marchi detta il ritmo. Il gap scende ancora (+40”). Ai -3 km il gruppo molla. Arriva dopo 52”. La tappa si chiude col quasi cinque ore. Volata dei battistrada dopo 190 km di fuga. Vince il danese Nielsen davanti a. Derrek Gee. Terzo De Marchi. Quarto Pedersen che ha preceduto Ackerman Oldani e Milan.

Giro d’Italia, la precipitosa e sospetta fuga dal giro di Evenepoel

Ha fato discutere l’addio precipitoso alla Corsa Rosa del belga Remco Evenepoel, leader della classifica generale, risultato positivo al Covid. Siccome il tampone è stato fatto e comunicato dal suo team (Soudal Quick-Step) – nessuna comunicazione invece al direttore del Giro, Mauro Vegni – i dubbi sulle reali condizioni del campione belga ha alimentato maldicenze di ogni genere. La più gettonata? Evenepoel ha fatto in fretta i bagagli perché pensa già al Tour de France (luglio) e al Mondiale (agosto)? Vegni si è limitato ad un laconico commento: “Non è stato bello”. Stop. A buon intenditor, poche parole. 

Giro d’Italia, la nuova classifica generale

Primo Thomas secondo Roglic (+2”) terzo Geoghegan (+5”). A seguire : Almeida (+22”), Leknessund (+35”), Caruso (+1’28”), Kamna (1’52”), Sivakov (+2’15”), Dumbar (+2’32”), Arensman (+2’32”). TAPPA N. 11 (mercoledì 17 maggio 2023) Da Camaiore a Tortona, la frazione più lunga del Giro. Una galoppata di 219 km nel segno di Fausto Coppi che proprio nella cittadina in provincia di Alessandria mori’ il 2 gennaio 1960. Due i valichi da rimarcare: il Bracco e la Castagnola senza dimenticare lo strappo genovese del Colle di Boasi, nel comune di Lumarzo.

Precedente Il Bologna vuole blindare Thiago Motta Successivo DIRETTA INTER MILAN/ Video streaming tv: glorie, cadute e veleni, la storia del derby