Gibilterra, che attacco ad Haaland: “Nessuno voleva la sua maglia, gli è partita la testa!”

Reece Styche, attaccante della nazionale di Gibilterra, ha spiegato che nessuno si è sognato di chiedere la maglia al norvegese. Perchè? Beh, quando il suo capitano l’ha fatto nel match di andata, Haaland pare essersi comportato molto male…

Di solito, quando una squadra “piccola” gioca con una grande, a fine partita c’è la ressa…per lo scambio delle maglie. Succede infatti spesso che molti calciatori vedano gli avversari affrontati come veri e propri idoli e, da bravi fan, vorrebbero portarsi via dal campo un ricordo. Ma nell’ultima partita tra Gibilterra e Norvegia c’è stato un vero e proprio boicottaggio nei confronti di Erling Braut Haaland. Reece Styche, attaccante della nazionale di Gibilterra, nonchè unico marcatore nel 5-1 rifilato dalla Norvegia ai calciatori della Rocca, ha spiegato al Sun che la situazione a fine partita con il bomber del Borussia non è stata poi delle più serene.

MAGLIA – “Nessuno di noi voleva la maglia di Haaland”, ha detto Styche. Come mai? Tutto è iniziato a marzo, quando le due nazionali si sono affrontate nella partita di andata per le qualificazioni a Qatar 2022. Un match in cui in teoria il centravanti norvegese doveva fare sfracelli, ma che per lui non è andato benissimo: niente gol e anche la sostituzione poco dopo la metà del secondo tempo. Abbastanza per lasciarlo di cattivo umore, come ha scoperto il capitano di Gibilterra Roy Chipolina; “Dopo che entrambi hanno finito le interviste per la TV, Roy gli ha detto ‘mio figlio è un tuo grandissimo ammiratore, ti andrebbe di scambiarci la maglia?’. Ma Haaland si è messo a ridere, si è girato e se n’è andato!”.

DATO ALLA TESTA – Un comportamento che ai calciatori di Gibilterra non è piaciuto per niente. E va bene che Haaland probabilmente era deluso, visto che con la nazionale norvegese non sembra avere le medie gol stratosferiche che ha in tutte le competizioni per il Borussia. Ma questo non lo giustifica agli occhi di Styche: “Ha avuto la possibilità di rendere eccezionale una giornata, un mese, persino a un anno a un bambino e ha detto di no. Si possono comprare molte cose, ma la classe no. E forse i giudizi esagerati da parte dei media gli hanno dato alla testa…”. Non esattamente complimenti per Haaland, dunque. Che quando si tratta di segnare non ha certo bisogno di lezioni, ma per alcune forse, probabilmente, ancora deve imparare parecchio…

Precedente Juve-Dybala, verso il quarto incontro per il rinnovo: si studia una nuova formula Successivo DIRETTA/ Galatasaray Lazio (risultato 1-0) video streaming tv: autogol di Strakosha!