Giù le mani da Ronaldo. L'urticante ingratitudine del Portogallo verso CR7

Con la maglia del Portogallo ha segnato 118 gol e nessuno al mondo è stato capace di fare altrettanto giocando per la massima rappresentativa del proprio Paese. In Qatar, ha fatto in tempo a segnare una rete per il quinto mondiale consecutivo e anche questo è un primato che non ha precedenti. Eppure, soprattutto in patria, Cristiano Ronaldo è stato additato al pubblico ludibrio, come se fosse stata tutta colpa sua la bruciante eliminazione degli ex Campioni d’Europa, usciti nei quarti per mano del fenomenale Marocco. Le critiche più feroci gli erano già state rivolte dopo il 6-1 alla Svizzera, negli ottavi di finale, lui panchinaro oscurato dalla tripletta di Gonçalo Ramos, a lui inizialmente preferito dal ct Santos. Dopo il ko con il Marocco, il mondo di Ronaldo è stato picconato come se non si aspettasse altro per dirlo finito, stella caduta e nemmeno più cadente.

La verità è che il fiasco arabo del Portogallo ha un padre, Fernando Santos, vaso di coccio tra i vasi di ferro della critica e molto corresponsabili, a cominciare da Bruno Fernandes, l’ex compagno allo United che strinse freddamente la mano a Cristiano nello spogliatoio lusitano, all’inizio della preparazione premondiale. Lothar Matthaeus poi, ha infierito: “Il più grande flop del Mondiale è Cristiano Ronaldo, l’esatto contrario di Messi. Ha danneggiato la sua leggenda. In qualche modo mi fa pena, Faccio fatica a pensare riesca a trovare spazio in una squadra“. Il tedesco è stato campione d’Europa e del mondo, ha giocato 150 parte in Nazionale fra Germania Ovest e Germania unificata, ha vinto un Pallone d’Oro. Proprio per questo dovrebbe sapere dove sta di casa il rispetto, quando parla di Ronaldo. Che sta molto più in altro di lui, che a livello individuale ha vinto molto più d lui. Quanto a trovare spazio in una squadra, ne riparliamo dal 2 gennaio.