Feralpisalò, 2-0 al Vicenza e primato solitario. Zeman e il Pescara sorridono

Nel girone A, pareggiano tra loro Lecco e Pordenone e frena la Pro Sesto. Padova ok. Nel B, blitz degli abruzzesi. E domani Crotone-Catanzaro

Ecco tutto quanto accaduto nel ricco programma domenicale di Serie C. Già da martedì si tornerà in campo per l’ultimo turno infrasettimanale della stagione, spalmato su tre giorni.

GIRONE A

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Turno cerchiato in rosso sul calendario, con quattro delle prime cinque a sfidarsi tra loro. Dall’ammucchiata al vertice ne esce meglio di tutte la Feralpisalò, che vince lo scontro diretto col Vicenza (2-0, Balestrero e Musatti) e si isola in vetta, tagliando sostanzialmente fuori dalla corsa al primo posto (distante ora 7 punti) la squadra di Modesto. Finisce invece senza gol l’altro big match Lecco-Pordenone, con il primo punto sulla panchina neroverde dell’esordiente tecnico Mirko Stefani (promosso dalle giovanili dopo l’esonero di Mimmo Di Carlo): nel secondo tempo le occasioni migliori, una punizione di poco fuori di Lepore per i padroni di casa e – dall’altra parte – l’errore di Palombi a due passi da Melgrati. Di questi incroci non ne approfitta la Pro Sesto, che scivola al secondo posto (a meno 2) dopo l’1-1 con il Trento di Tedino che nel girone di ritorno sta viaggiando a una media punti da primato e flirta con la zona playoff: avanti con Vaglica dopo pochi minuti, la Pro si fa raggiungere nel finale da una punizione spettacolare di Pasquato che si infila quasi sotto l’incrocio.

LE ALTRE

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Prosegue la graduale risalita del Padova, che piazza il colpo ad Arzignano (1-0, mezza girata di Cannavò) e centra il dodicesimo risultato utile nelle ultime 13 partite: un successo ancor più prezioso per le tante assenze che condizionavano le scelte di Torrente (alla vigilia si sono fermati anche De Marchi e Jelenic). Sembra essersi ripreso anche il Novara, che supera la Juventus Next Gen (2-0) ritrovando una vittoria in casa che mancava dall’8 gennaio: partita condizionata dopo appena 8’ dall’espulsione del portiere bianconero Raina che atterra Vuthaj fuori area, il Novara però la risolve solo nel finale grazie ai nuovi entrati Spalluto (gol e assist) e Margiotta, entrambi rinforzi del mercato invernale. Continua a correre la Virtus Verona, che ribalta (3-1) il Sangiuliano City centrando l’ottavo risultato utile consecutivo: subito avanti la matricola milanese con il rigore trasformato da Salzano, cambia tutto dopo l’intervallo con il pari di Daffara e lo scatenato Nalini autore del raddoppio e dell’assist per il tris di Fabbro. Firma di prestigio, quella di Karim Laribi (arrivato da svincolato a gennaio), nel successo della Pro Vercelli (1-0) a Zanica sul campo dell’AlbinoLeffe che centra però due legni con Giorgione e Rosso. Sesto risultato utile consecutivo per la Pergolettese, che si tira fuori dalla zona playout grazie al netto 3-0 al Renate: a segno Iori su azione personale, Varas dal dischetto e Tonioli di testa. In coda, accorciano la classifica le ultime due centrando vittorie preziose: la Triestina, penultima, supera con un gol per tempo la Pro Patria (2-0, Adorante e Crimi) condannandola al quarto k.o. consecutivo. Sorride anche il Piacenza, ultimo ma vivo dopo il 4-2 al Mantova in un’altalena di emozioni: ospiti avanti con Bocalon, raggiunti e superati da Cesarini e Suljic, si torna pari con Mensah ma ancora Cesarini (doppietta) e Morra spingono la squadra di Abbate verso tre punti fondamentali.

GIRONE C

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L’attesa è tutta per il Monday night dello Scida (ore 20.30, tv Eleven e Rai Sport): di fronte seconda e prima della classe, anche se sono ben 14 i punti di ritardo del Crotone di Lamberto Zauli dal Catanzaro dei record di Vincenzo Vivarini. Trasferta vietata ai residenti nella provincia di Catanzaro, ma al Ceravolo è stato allestito un maxischermo a beneficio della tifoseria giallorossa. In caso di successo, per Iemmello e compagni si aprirebbero già dal turno infrasettimanale le combinazioni per poter festeggiare la promozione aritmetica in B.

LE ALTRE

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Ad Agropoli, campo della Gelbison, arriva il primo successo (2-1) di Zdenek Zeman nella sua nuova avventura al Pescara: biancazzurri avanti con il colpo di testa da angolo di Brosco (unico reduce del primo Pescara del boemo, quello che andò in A con Verratti, Immobile e Insigne), pari in fotocopia di Cargnelutti, ma poi è il subentrato Lescano – tre gol in due partite, rigenerato dal nuovo corso – a trovare il gol decisivo che vale il ritorno al terzo posto solitario. Cade infatti per la prima volta il Foggia nella gestione Somma, battuto 3-2 dall’Avellino che rinasce dopo quattro sconfitte: decisivo nel finale il guizzo dell’esperto Di Gaudio, dopo che la doppietta di Ogunseye – secondo gol su rigore – aveva risposto all’iniziale doppio vantaggio biancoverde di D’Angelo e Marconi (sul 2-2, per il Foggia occasioni fallite per il sorpasso con Petermann e lo stesso Ogunseye). Colpo di prestigio del Picerno a Taranto (1-0): gol del gioiellino Kouda su sviluppo di angolo e striscia positiva che si allunga per la squadra di Longo a sei partite (con una sola sconfitta nelle ultime 11). Domenica felice anche per l’altra lucana, il Potenza, che supera nel secondo tempo la Viterbese (2-0) con il quindicesimo gol di Caturano e il raddoppio di Del Sole, quest’ultimo arrivato con gli ospiti in dieci per un rosso severo a Jallow (doppio giallo per due cariche al portiere). La doppietta di Pandolfi vale per la Juve Stabia il successo (2-1, in mezzo il rigore trasformato da Rizzo) nella sfida di vicinato col Giugliano. In zona playout, pareggiano tra loro Monterosi e Messina (1-1, al capitano laziale Piroli risponde per i siciliani Zuppel, 20enne centravanti in prestito dallo Spezia). Buon punto anche quello preso dalla Turris a Latina, in uno 0-0 ricco di occasioni su entrambi i fronti. In coda, colpaccio della Fidelis Andria a Monopoli (2-1) nel giorno del ritorno in panchina di Mirko Cudini (tecnico che aveva iniziato la stagione, dopo di lui ci sono stati Doudou e Trocini): Castellano dà nel finale la spallata vincente, dopo che Starita aveva replicato al primo vantaggio ospite di Paolini.

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