Eriksen: “Bello essere dell’Inter, non cercavo di scappare”

MILANO – “È stato un anno difficile, a dicembre ero pieno di pensieri ma non perché volessi scappare. Volevo davvero lottare per il mio posto, ero sicuro che se fosse arrivata la mia occasione avrei provato a coglierla. Sento di averlo fatto“. Christian Eriksen racconta così, in un’intervista all’emittente danese Sport Tv2, i suoi ultimi mesi all’Inter, dall’ipotesi cessione a gennaio fino a diventare una pedina fondamentale per la squadra di Conte. “È stato mentalmente difficile. Essere un giocatore dell’Inter è sempre stato bello, ma il momento più bello è poter giocare di più. Sono stato bravo a isolarmi e concentrarmi – prosegue il centrocampista nerazzurro -. Per tanti giorni dopo l’allenamento e le partite mi sono allenato di più, un calcio di punizione, un tiro in porta o qualcos’altro“.

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“La scintilla è stata la punizione segnata al Milan”

Proprio da una punizione, quella segnata contro il Milan in Coppa Italia, è scattata la scintilla. “È iniziato con il gol contro il Milan, la gente ha iniziato a guardarmi con occhi diversi. Ha aiutato il modo in cui le persone guardavano le cose dall’esterno. Ho avuto la prova che posso ancora giocare bene a calcio“.

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