Emanuele Filiberto compra il Savoia

TORRE ANNUNZIATA (Napoli) – Il principe cerca squadra. Emanuele Filiberto, principe di Piemonte e di Venezia, vuole rilevare il Savoia. L’idea dopo i recenti avvenimenti giudiziari con il club calcistico vittima di estorsione. Il 20 ottobre il GIP di Napoli ha emesso l’ordine di custodia cautelare per quattro persone accusate di associazione a delinquere di tipo mafioso e di estorsione per avere costretto la dirigenza a versare 130mila euro per vedere scendere in campo la squadra nell’Eccellenza campana.

Amarezza

Emanuele Filiberto aveva espresso rammarico: «E’ una ferita che mi sta lacerando e tocca la mia sensibilità ricordando quegli eroici industriali che fondarono la società biancoscudata nel 1908 affidando alla squadra lo storico stemma della mia famiglia. Vederlo ora associato all’infame marchio della camorra è motivo di grande inquietudine e sconforto». Ora svela di aver preso contatti con Nazario Matachione, già presidente del club, per mettere a punto il progetto che sarà illustrato stamane alle 11 presso la Basilica della Madonna della Neve.

Simbolo

«E’ stato scelto un luogo simbolico perché è lì che nasce la città, ma è anche il cuore del quartiere con la maggiore incidenza della camorra, il rione dal quale c’è voglia di ripartire, non solo con il calcio», ha anticipato Matachione una vita tra farmacie, politica e pallone. Ci saranno Emanuele Filiberto di Savoia, imprenditori e rappresentanti delle professioni: Marcello Pica, componente del Gruppo Grimaldi, che assumerà l’incarico di presidente della holding, gli avvocati Elio D’Aquino e Carmine Romano, i consulenti sportivi Eduardo Chiacchio e Vincenzo Fogliamanzillo, i professionisti Vincenzo Sica, Roberto Passariello, Marco Limoncelli e Giuseppe Criscitelli.

Progetto

L’idea di “Casa Reale Holding SpA” è stata anticipata da Emanuele Filiberto: «Sento il dovere di dare un contributo per un riscatto morale che risollevi la società e i suoi tifosi dalle nubi che si sono addensate in questa cittadina dalle antiche tradizioni calcistiche. Stiamo valutando la documentazione per rilevare il Savoia Calcio 1908 ma il nostro progetto è ben più ampio e guarda nel sociale, ad una Academy con borse di studio per i giovani talenti del calcio e a quei ragazzi di alcuni quartieri di Torre Annunziata, con l’obiettivo principale di creare il più grande vivaio di calciatori del Sud Italia».

Storia

Fondato il 21 novembre 1908 (presidente Ciro Ilardi e Willy Fornari allenatore) da personaggi che avevano combattuto per la Casa Reale al grido di “Avanti Savoia”, fu scelta tale denominazione per il club che nel 1924 perse la finale per lo scudetto contro il Genoa. In quella squadra giocava pure Alfredo Giraud a cui nel 1962 fu intitolato l’attuale stadio. Cinque campionati di A, altrettanti di B, poi alti e bassi contrassegnati da cambi di denominazioni e di campionati. Tra i tecnici Bruno Pesaola (nel 1964 promosso in D) poi tanti altri tra cui Gigi De Canio, Francesco d’Arrigo e quindi Osvaldo Jaconi che accompagnò il Savoia in B nel 1999. Il declino, i fallimenti societari, adesso il possibile ritorno ai fasti del passato. Avanti, Savoia.


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