È il giorno di Lukaku: oggi il summit Inter-Chelsea

Si tratta per il prestito, si può chiudere a 10 milioni più premi, i Blues guardano De Vrij e Dumfries

La stessa scena solenne di mercoledì, con la differenza che adesso tutte le parti in commedia hanno preso confidenza. Oggi, o al massimo domani, si riaccendono le comunicazioni tra Milano-Bruxelles-Londra: da una parte l’Inter con il suo stato maggiore ai posti di combattimento, nell’altra il Chelsea nella persona del neo presidente americano Todd Boehly, il milionario che ama il baseball e ha scelto la strada del buon senso, non dello scontro. In mezzo Sebastian Ledure, l’avvocato belga che si agita dietro le quinte e sta aiutando parecchi l’acrobatico ritorno a Milano di Romelu Lukaku.

Non sarà probabilmente il giorno dei titoli di coda, ma quello della verità sì: il vento prenderà una direzione definitiva, anche se più passa il tempo e più ci si capisce da che parte soffi. Tra l’altro, riportare a casa il belga, aggiungendo pure Paulo Dybala, metterebbe i nerazzurri in una condizione di forza se un domani qualche big del Continente bussasse alla porta per Lautaro.

C’è ottimismo

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Tecnicamente, nel second round di oggi il Chelsea dovrà rispondere all’offerta dell’Inter formulando una cifra netta e rotonda, necessaria per prestare Rom per un anno: nessun numero che non sia già stato fatto filtrare sotto traccia, ma la trattativa è ormai salita di livello. È passata a uno stadio superiore anche dal punto di vista formale. Insomma, è iniziata la classica liturgia che per i nerazzurri dovrebbe, però, essere piuttosto breve: qualche giorno o poco più. I dirigenti interisti, che si sono prudentemente tenuti bassi nel primo vertice digitale, si aspettano che i Blues escano allo scoperto con una richiesta di una quindicina di milioni di euro, più bonus legati a presenze e risultati sportivi. Da parte loro, l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio sono pronti a mettere sul tavolo tutte le carte, a staccare definitivamente il piede dal freno: l’idea, che finora era stato solo ventilata, è quella di raddoppiare ufficialmente la prima offerta fino a toccare 10: un segno di buona volontà anche agli occhi del presidente Boehly. A questo punto, potrebbero essere i bonus da agganciare a quei 10 a fare la differenza: c’è spazio e tempo per levigarli e modularli sui diversi obiettivi. Anche perché nessuno pare intenzionato a rovesciare il tavolo o anche solo a forzare troppo la mano. Né l’Inter che ha scelto di mettere il Lukaku-bis in cima alla lista dei desideri, perfino sopra al corteggiatissimo Dybala, né tantomeno il Chelsea che ha messo in conto di perdere qualche sterlina, ma considera ancora più importante risolvere la patata più bollente ereditata dalla gestione Abramovich. Soprattutto Boehly all’inizio aveva dei dubbi su un’operazione necessariamente in perdita (l’ammortamento annuale di Romelu è, infatti, di 24 milioni), ma pare che abbia capito l’ineluttabilità del trasferimento una volta parlato direttamente con il belga. Troppa l’ostinazione del belga, insanabile la frattura con Tuchel che pretende una squadra “delukakizzata”.

Occhio a Skriniar

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LLa sensazione generale è che le parti si avvicineranno presto fino a toccarsi e a quel punto Romelu sarebbe pronto a muoversi una volta per tutte verso la sua nuova, vecchia vita. Il viaggio verso Milano potrebbe essere in programma già la prossima settimana, per le inevitabili visite mediche-bis, ma al momento il belga è dall’altra parte del fiume, in attesa di un segnale di fumo. Consapevole, però, che il suo destino si lega, anche se indirettamente, a un altro interista che potrebbe fare il suo stesso suo viaggio, ma in direzione inversa. Denzel Dumfries, l’interista preferito di Tuchel, è il nome che si è fatto già mercoledì: costa 45 milioni secondo l’Inter, ma un eventuale sconticino ragionevole metterebbe in discesa pure l’affare Lukaku. Non è il solo olandese in odor di Blues, affamati di difensori centrali: pure Stefan de Vrij potrebbe rientrare dalla finestra nelle discussioni. I nerazzurri tengono, comunque, sempre aperta la porta di uscita di Milan Skriniar verso Parigi: il Psg sta aumentando il pressing, è pronto ad aumentare l’offerta, ma servirà toccare quota 70 milioni per ottenere il via libera. Ben prima, però, i nerazzurri sperano di abbracciare il figliol prodigo Romelu, pentitosi amaramente sulla via di Londra.

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