Dzeko, partita la caccia al tris: è già in doppia cifra

Apparecchiare il tris, da vero padrone del derby: questo frulla nella testa di Edin Dzeko, puntero anti-Milan da un paio di stracittadine a questa parte. Il gol dell’andata, la magia in Supercoppa e altro materiale per piazzare domenica la sua prima esultanza nel girone di ritorno. Adesso l’Inter è anche saldamente sulle spalle del bomber che ha raggiunto la doppia cifra stagionale dei gol con largo anticipo sulla metà del campionato. Senza però mettere mai a bilancio più di due derby consecutivi con reti incorporate: lo stesso gli era successo a Roma e nel Manchester City. Il punto fermo di Inzaghi è stato Dzeko quando tutti gli altri erano ammaccati o in ritardo di condizione, peraltro: non a caso la prima esultanza del 2023 ha avuto l’espressione da leader consumato dell’implacabile bosniaco. Domani sarà passato un mese esatto, da quella capocciata contro il Napoli che è valsa il decimo gol della sua stagione. Dzeko avrebbe poi sommato il tutto alla rete nel derby di Riyad, e a un assist decisivo sabato scorso contro la Cremonese. 

Filotto inedito

E allora, verso un filotto inedito, c’è un altro derby nel mirino. Con Dzeko che lo scorso anno non ha mai fatto male al Milan, nell’arco di quattro tentativi (tre dei quali da titolare). Mentre adesso sembra averci preso gusto. E domenica a San Siro affiancherà Lautaro Martinez nel nuovo assalto ai rossoneri. Diciotto giorni dopo una serata a senso unico in Supercoppa, spunta un nuovo derby in cui fare la differenza. Edin è carico fin d’ora. Anche senza segnare molto, in questa fase, l’apporto di Dzeko è sempre stato determinante. Un bottino da undici gol stagionali basta e avanza, in principio di febbraio, per derubricarlo a certezza assoluta in questa Inter. L’unico attaccante nerazzurro a non poter partecipare al Mondiale – Correa era stato inserito nell’elenco, prima dell’infortunio – ha avuto modo di rifarsi davanti a Inzaghi. A Dzeko non è mai riuscita, quindi, una sequenza con tre derby di fila benedetti da un suo gol: al massimo era stato capace, nel Manchester City, a segnare una doppietta contro lo United in Premier League nell’ottobre del 2011 come seguito alla rete nella Community Shield di due mesi prima. A Roma, invece, il picco della continuità in un derby per Dzeko si è tradotto nel segnare un gol alla Lazio nel novembre 2015 e ripetersi un girone più tardi. Qui, oltre a voler lasciare il segno, c’è da ripulire una macchia di due sconfitte consecutive in campionato contro il Milan.

Vecchio fantasma

Ci sono appunto i trascorsi della Capitale, che lasciano importanti tracce di Dzeko in una stracittadina: Pioli non ha dimenticato, anche perché il gol dell’aprile 2016 fece consumare definitivamente la frattura del tecnico con la Lazio, dopo la sconfitta nel derby. L’allenatore veniva esonerato proprio a favore di Simone Inzaghi, promosso in prima squadra dalla Primavera e ora all’Inter. C’è un vecchio fantasma del passato, come Dzeko, a inquietare il timoniere del Milan. Anche perché non è che in rossonero, ai giorni nostri, Pioli se la passi molto meglio di allora.

Ufficiale, Inter: Darmian rinnova fino al 2024

Guarda il video

Ufficiale, Inter: Darmian rinnova fino al 2024

Acquista ora il tuo biglietto! Vivi la partita direttamente allo stadio.

Precedente "Ozil si ritira a 34 anni: risolto il contratto con il Basaksehir" Successivo Milan, prima parte dell'allenamento in gruppo per Ibrahimovic. Il rientro si avvicina