Dybala brand vivente: tra nuovi sponsor e 65 milioni di fan farà crescere il marchio Roma

La Joya è uno tra i maggiori influencer sportivi del mondo: la Dybala mask è conosciuta ovunque, soltanto su Instagram raccoglie 48 milioni di follower. Impegnato anche nel sociale, aiuterà a far conoscere il club giallorosso ai quattro angoli del Pianeta

Quanto vale Paulo Dybala? Tanto, tantissimo. Emotivamente, visto come i tifosi della Roma hanno preso il suo arrivo in giallorosso, non ha prezzo. Ma un prezzo il talento argentino ce l’ha, eccome. Perché è un brand vivente. Già adesso tra i primi al mondo, in potenza, a livello calcistico-commerciale, può diventare come Messi e Ronaldo. Indipendentemente dallo stipendio, Paulo vale 20-25 milioni a stagione. Solo di sponsor. Sponsor che sceglie, insieme al suo staff, seguendo linee etiche e commerciali ben precise: brand che abbiano dei valori e soprattutto un progetto ben strutturato intorno a lui. Non ne ha molti, ma li ha buoni. E presto ne saranno annunciati altri.

FOLLOWER E CONTRATTI

—  

Ha 65 milioni di follower, di cui quasi 48 solo su Instagram, accetta percorsi commerciali di medio e lungo periodo ed è un personaggio tra i più vendibili al mondo. Europa, Nord e Sud America, Asia: Paulo Dybala è conosciuto in tutto il mondo. Un anno fa il sito americano Sportspro ha diffuso il ranking di Zoomph, basato sull’attività social degli atleti più influenti e Dybala è risultato essere il calciatore più appetibile sul mercato al mondo. Il quinto nella classifica generale dominata da Simone Biles, Naomi Osaka e Ashlyn Harris. La fascia di età che lo segue va fa 15 ai 45 anni, sono utenti prevalentemente provenienti da Indonesia e America Latina. Paesi in cui la Roma è nota, soprattutto l’Indonesia, ma non ancora così popolare come invece punta ad essere da ora. Su Instagram è il terzo giocatore della Serie A con più follower dopo Pogba (54,8 milioni) e Ibrahimovic (54,6), la DybalaMask è un vero e proprio brand a sé e ogni post vale migliaia di euro.

LA BENEFICENZA

—  

Anche in questo caso la linea strategica è sempre la stessa: pochi, ma buoni. Dybala è molto attivo anche nel sociale con la sua Fondazione Sonrisa: lanciata nel 2017, promuove iniziative benefiche nel settore dello sport, dell’assistenza sociale, dell’istruzione e della promozione della cultura e dell’arte. Infine, Paulo ha aderito a Common Goal, il movimento di impatto sociale nel calcio globale: devolve a loro l’1% dello stipendio annuale. Lo faceva alla Juventus, lo farà anche alla Roma.

Precedente Bellanova: "Io, interista da sempre. Ringrazio il Milan, ma il Triplete è il ricordo più bello" Successivo Calciomercato Serie C, Rimini: a centrocampo arriva Pasa