Due finali pazzeschi, Var decisiva al 99′: Conte beffato ed espulso, Atletico eliminato

Carrasco fallisce dal dischetto il gol del 3-2 di Simeone sul Bayer e promuove il Porto. Allo stesso minuto il Tottenham si vede annullare il gol della qualificazione contro lo Sporting. L’Eintracht batte il Marsiglia, Liverpool agli ottavi

Salvatore Malfitano @malfitoto

26 ottobre – Milano

“Attenti al Var” sarebbe il titolo ideale per una serata dal finale thriller in Champions League. Conte vede sfumare l’allungo in vetta per la rete annullata a Kane all’ultimo secondo, ma l’incredibile accade a Madrid quando Turpin prima fischia la fine e poi assegna un rigore all’Atletico dopo la review, che Carrasco sbaglia clamorosamente sancendo l’eliminazione dei Colchoneros. Il Liverpool passeggia ad Amsterdam e stacca il pass per gli ottavi di finale raggiungendo il Napoli, l’Eintracht supera il Marsiglia e accorcia proprio sul Tottenham in un girone ancora tutto da definire. Il pari del Metropolitano fa esultare il Porto, che si qualifica dopo lo 0-4 rifilato al Bruges.

AJAX-LIVERPOOL 0-3

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Tutto facile per il Liverpool sul campo dell’Ajax, che parte meglio. Al 3’ Berghuis colpisce il palo da fuori area e poco dopo un sinistro a giro termina di poco a lato. I Reds escono col passare del tempo e tra primo e secondo tempo conquistano vittoria e qualificazione. Al 42’ Henderson pennella d’esterno per Salah, che di prima scavalca Pasveer con un delizioso pallonetto. Pochi secondi prima dell’intervallo, la conclusione di Nuñez a botta sicura si stampa sul palo, ma l’attaccante si rifà in apertura di ripresa segnando di testa su calcio d’angolo (49’). Tre minuti più tardi, pratica chiusa: il filtrante di Salah è perfetto per Elliott, che scarica un destro potentissimo sotto la traversa.

TOTTENHAM-SPORTING 1-1

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Fatiche proverbiali, per il Tottenham, che per tutto il primo tempo soffre lo Sporting. Paulinho ha un’ottima occasione al 20’, ma da pochi metri mette alto col piattone. Al 22’ il più classico dei gol dell’ex: lo firma Edwards, prodotto del settore giovanile del Tottenham che Pochettino paragonò a Messi (e tifoso degli Spurs) con un preciso diagonale dai 25 metri. Al rientro dagli spogliatoi, la squadra di Conte si scuote. Prima Dier e poi Son impegnano Adan, che è attento e respinge. Doherty ci prova da pochi passi, ma il portiere spagnolo risponde ancora sul primo palo (70’). Lloris dall’altro lato deve superarsi per evitare il raddoppio portoghese con Nasinho, che poi pochi secondi dopo con la porta spalancata apre troppo la conclusione. Gol sbagliato, gol subito e così Bentancur all’80’ firma il pareggio, saltando più in alto di tutti sul corner dalla destra e approfittando dell’uscita a vuoto di Adan. All’89’ Dier spreca il match point, non riuscendo ad inquadrare la porta di testa. All’ultimo respiro Kane sembra risolvere una partita intricata: traversone di Perisic, sponda di Emerson e l’inglese gira in porta un gol che vale tre punti e la vetta del girone, ma l’esterno brasiliano è in fuorigioco e la rete viene annullata, per la furia di Conte che non ci sta.

ATLETICO MADRID-BAYER LEVERKUSEN 2-2

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Xabi Alonso ottiene un prestigioso pareggio in una specie di derby personale in casa dell’Atletico Madrid. I tedeschi passano in vantaggio al 9’ con l’ex Crotone Diaby, che batte Oblak sull’ottimo suggerimento di Hlozek. Correa chiama in causa Hradecky sfruttando un’amnesia della difesa, il pareggio arriva al 22’: Griezmann appoggia al limite per Carrasco, il destro sul primo palo è secco e chirurgico. Sette minuti più tardi, il Bayer torna avanti. Amiri recupera un pallone sanguinoso, lo serve ad Hudson-Odoi che si accentra e raddoppia. Simeone manda dentro De Paul all’intervallo, l’argentino lascia subito il segno: è suo il destro a giro che al 50’ vale il 2-2. I Colchoneros caricano a testa bassa, ma si scoprono. Così in ripartenza gli spagnoli rischiano di affondare, soltanto un intervento eccezionale di Oblak sul sinistro di Paulinho evita il tracollo (80’). Turpin fischia la fine della partita dopo un calcio d’angolo, ma c’è una on-field review: tocco di mano di Hincapié, è rigore! Le squadre tornano in campo, dal dischetto va Carrasco, Hradecky para, la palla arriva sulla testa di Saul che colpisce la traversa; ci prova anche Reinildo ma Bakker respinge sulla linea, per un finale pazzo che condanna l’Atletico all’eliminazione dalla Champions.

EINTRACHT-MARSIGLIA 2-1

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Servono soltanto tre minuti per farsi un’idea della partita. Ndicka corre a sinistra, propone centralmente verso Lindstrom che con un velo geniale permette a Kamada di battere a rete dal limite e il giapponese non sbaglia. Gotze di testa sfiora il palo (14’), Lindstrom grazia il Marsiglia sparando su Pau Lopez da distanza ravvicinata. I francesi pareggiano alla prima vera occasione: traversone perfetto di Mbemba, Guendouzi è puntuale e di piatto batte Trapp (22’). L’Eintracht non si scompone, anzi: al 27’ triangolazione impeccabile tra Kolo Muani e Gotze, col francese che sotto porta non sbaglia. La squadra di Tudor cerca il pareggio nel secondo tempo, affidandosi alle iniziative di Sanchez, come al 59’ quando ci prova direttamente su punizione molto defilata, costringendo il portiere ad una parata spettacolare.

CLUB BRUGES-PORTO 0-4

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Al Porto bastano pochi istanti per mettere subito in chiaro le proprie intenzioni ed è altrettanto evidente come per la difesa del Bruges si prospetti una serata da incubo. In quarto d’ora Eustaquio, Uribe e Taremi hanno ottime palle gol, che sprecano calciando alto in tutti e tre i casi. Al 33’ la mira è precisa: Otavio imbuca alla perfezione per Taremi, che davanti a Mignolet apre il piatto per il vantaggio ospite. Dopo un primo tempo anonimo, i belgi potrebbero approfittare di un regalo: Carmo dà un calcetto da terra ad un avversario, per la squadra arbitrale basta per richiamare Oliver alla on-field review. Il direttore di gara ammonisce il difensore e assegnare il rigore, dal dischetto si presenta Vanaken ma Diego Costa para. L’esecuzione però è da ripetere per l’invasione di Eustaquio, s’incarica della battuta Lang e l’esito è lo stesso, col portiere che si allunga alla sua sinistra e sventa anche questo tentativo (50’). Così, il Bruges esce dal campo e il Porto ne approfitta. Evanilson risolve un’offensiva confusionaria piena di rimpalli e infila Mignolet al 57’, poi due splendide azioni corali concluse col fraseggio sotto porta mandano in rete prima Eustaquio al 60’ e poi Taremi dieci minuti dopo.

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