Dragusin-Cambiaso e il teorema anti-Juve sulle plusvalenze: ora quanto valgono?

TORINO – In un mondo che girasse un poco dritto, la Consob dovrebbe contestare “adesso” alla Juventus la plusvalenza con il Genoa innescata dallo cambio tra Radu Dragusin e Andrea Cambiaso. E dovrebbe farlo per il danno di mancati guadagni che ha determinato al club e in definitiva agli azionisti. Leggiamo dai rilievi Consob: “Juventus non avrebbe potuto rilevare la plusvalenza pari a € 3,7 milioni realizzata con la cessione del calciatore Radu Matei Dragusin e avrebbe pertanto dovuto registrare i diritti alle prestazioni sportive di Andrea Cambiaso a un valore di carico inferiore di € 3,7 milioni. L’effetto netto nel conto economico 2022/23 della eliminazione della plusvalenza, dei minori ammortamenti e dell’effetto figurativo fiscale derivanti da tale diverso trattamento contabile sarebbe stato negativo per € 2,9 milioni”.

Juve e il caso plusvalenze

Al netto delle tecnicalità e del fatto che l’impatto sul bilancio Juve sia insignificante, c’è poi l’enorme problema della valutazione del valore dei calciatori: un “dettaglio” che, chissà come mai, viene spesso trascurato così come il fatto che il processo sportivo sulle plusvalenze, di cui anche questa operazione faceva parte, mandò tutti – ripetiamo: tutti – i club assolti. Salvo poi costruire con ardite piroette giuridiche – che però tutti (di nuovo: proprio tutti) dalle loro seggiole di piccoli azionisti avrebbero saputo disinnescare magicamente come un Harry Potter d’annata – quel fantastico reato di sistema che ha perfino previsto che la Juventus facesse da sola le plusvalenze.

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