Deulofeu: “Indossare la numero 10 dell’Udinese è un onore”

UDINE  Gerard Deulofeu è intervenuto ai microfoni di Udinese TV: “Bisogna dare valore a queste due vittorie consecutive che sono state molto importanti per il percorso della squadra. Il momento è molto buono e nessuno si accontenta. La squadra deve essere molto concentrata sulle partite che mancano – Lo ha dichiarato – Per adesso ho segnato dieci goal, è una cifra importante. Questo vuol dire che ho dato un grande apporto alla squadra. La squadra ha bisogno di questi goal degli attaccanti. Sono molto contento, ma non voglio fermarmi qua. Al Watford il decimo goal l’avevo segnato nell’ultima gara di campionato. Oggi ho davanti ancora otto partite e sono carico. Sono molto contento anche per Beto, bisogna dare valore alla sua prima stagione in Serie A. 11 goal non sono facili da segnare. Adesso dobbiamo continuare a spingere per raggiungere il massimo risultato possibile”.

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“Siamo forti ma va dimostrato”

“Siamo forti ma questa forza va dimostrata ogni settimana in campo – ha commentato DeulofeuQualche volta non siamo riusciti a dimostrarlo, non abbiamo spinto al massimo e di consequenza non abbiamo preso tutti i punti possibili. Nelle ultime sei-sette partite abbiamo dato il massimo e abbiamo raccolto punti. È un lavoro che si sviluppa durante tutta la settimana in allenamento, la domenica dobbiamo scendere in campo per raccogliere i frutti del lavoro. Siamo contenti ma dobbiamo continuare a lavorare per raggiungere il massimo.”

“Voglio onorare la numero 10”

“Indossare la maglia numero 10 – prosegue Deulofeu – mi dà molta carica, è una maglia forte che in passato è stata onorata da tanti campioni. Uno di loro era De Paul con cui ho giocato lo scorso anno. È un onore per me indossarla e sto dando il massimo per onorarla. Sono molto carico per la gara di sabato contro l’Empoli. Il mio obiettivo è fare goal e vincere la partita. I conti vanno fatti a fine stagione e non adesso. Abbiamo in programma 5/6 partite ogni 3 giorni e dobbiamo concentrarci sul fare e non sul pensare“, ha concluso.

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