Decalogo Fiorentina a Fifa, Uefa e Figc per arginare il potere dei procuratori

Il club ha inviato ai vertici del calcio un elenco di possibili misure: dal limite del 5% per le commissioni alla trasparenza totale dei compensi agli agenti

Non è una novità la richiesta da parte della Fiorentina di un calcio maggiormente sostenibile dove le società tornino a riacquisire un po’ di potere (soprattutto nel rapporto con gli agenti), il tutto regolamentato con chiarezza e trasparenza. Il club viola però, non si limita alla parte più semplice: constatare che le cose così funzionano poco. Ma prova ufficialmente a proporre dieci punti per raggiungere lo scopo. Partendo da una vecchia battaglia, quella delle commissioni ai procuratori. “Fifa, Uefa e Figc (in Italia) hanno il compito – si legge – di proporre una regolamentazione delle attività dei procuratori e, a tal proposito, ACF Fiorentina chiede rispettosamente alle Istituzioni del calcio di valutare le seguenti 10 considerazioni e proposte con l’obiettivo di stabilire al più presto, ma comunque entro maggio 2022, uno scenario più equilibrato rivolgendosi anche, laddove necessario, alle Istituzioni Statali competenti per le opportune modifiche e integrazioni delle norme nazionali e internazionali”.

Queste in sintesi le proposte del club viola:

1)

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Inserire un limite alla percentuale sul trasferimento, dove le commissioni ai procuratori non dovranno superare il 5% del valore di trasferimento del giocatore.

2)

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Unica commissione: il procuratore potrà avere il mandato da una sola delle parti, così come sarà pagata la commissione soltanto da una delle parti, preferibilmente dal club acquirente.

3)

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Procure singole, in ogni trasferimento, il procuratore potrà rappresentare solamente il calciatore.

4)

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Un nuovo sistema di solidarietà per parametri zero. In particolare questo meccanismo dovrebbe remunerare l’ultima società con cui il giocatore aveva in essere il contratto portato a scadenza, utilizzando come base di calcolo: a) il valore del giocatore riconosciuto dal mercato; b) il salario che il calciatore prenderà dalla nuova Società; c) le eventuali commissioni pagate al procuratore con riferimento a tale accordo.

5)

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Solo le società autorizzate a trattare: in pratica nel periodo di durata del contratto del calciatore, solamente il club venditore potrà negoziare il prezzo del trasferimento con il club acquirente, a meno che il club venditore conceda per iscritto l’autorizzazione al procuratore del calciatore a partecipare alle trattative.

6)

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Durata dei contratti più lunga: la Figc dovrebbe trovare una soluzione con la possibilità di prolungare i contratti dei calciatori almeno fino a 6 anni (5+1), come già avviene in Premier League: sebbene si ritenga opportuno considerare la possibilità che i contratti nell’ordine di milioni di euro possano durare fino a 10 anni.

7)

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Inserire un limite alle commissioni, dove le commissioni ai procuratori sui contratti dei calciatori non dovrebbero superare il 3% della retribuzione lorda del calciatore.

8)

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Altre fonti di guadagno per i procuratori, che potranno incassare ulteriori commissioni da altri accordi da stipulare con i calciatori (come i diritti di proprietà intellettuale, i diritti mediatici o gli accordi di sponsorizzazione) purché questi non contravvengano agli impegni contrattuali tra il calciatore e il club.

9)

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Camera di compensazione, per avere sotto controllo e tracciati i pagamenti effettuati a favore degli agenti.

10)

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Totale trasparenza, tutte le commissioni versate ai procuratori dovranno essere riferite su base annuale dai club a Fifa, Uefa, Figc (in Italia) e al Fisco nazionale.

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