Dare voce ai calciatori operati: un convegno di studio a Lione

Dopo due anni di interruzione per il Covid Isokinetic mette a confronto i grandi specialisti europei nel simposio francese

Dopo due anni di assenza forzata causa pandemia si torna a incontrarsi mettendo al centro della discussione il gotha dell’ortopedia e della traumatologia sportiva. Mettere al centro della discussione e dare la parola al paziente-atleta, ovvero a colui che vive sulla propria pelle l’esperienza di un infortunio e il percorso di riabilitazione necessario per lasciarselo alle spalle, è invece l’idea innovativa che darà l’impronta al nuovo Congresso Isokinetic. Un evento che torna a Lione (in Francia), dove sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 giugno andrà in scena il 29° Congresso Internazionale Isokinetic sul tema “Football Medicine – The players’ voices”. Duecento relatori, duemila partecipanti, ottantacinque Paesi rappresentati, una sessantina di sessioni scientifiche: i numeri sono quelli di un grande, atteso ritorno. Il network nazionale di traumatologia sportiva con 2 Centri attivi a Milano e che nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di Fifa Medical Centre of Excellence si era congedato dal palcoscenico scientifico internazionale col Congresso del 2019 allo stadio di Wembley e adesso torna in grande stile a Lione, città che rappresenta una delle culle dell’ortopedia europea.

Mondiale

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E lo fa proprio nell’anno dei Mondiali in Qatar: una presenza che aiuta in parte a riempire simbolicamente il grande vuoto lasciato dalla mancata qualificazione della Nazionale azzurra alla fase finale del torneo. Isokinetic nei due anni della pandemia in realtà non si è mai fermata. Il paziente-atleta messo a confronto con gli specialisti che lo hanno operato e che ne hanno curato la riabilitazione. Succederà nel corso di 16 dibattiti aperti in cui ortopedici di fama mondiale misureranno le loro esperienze ascoltando la viva voce dell’atleta: il più prezioso dei feed-back per un medico, nel solco di quella medicina narrativa che da anni ha preso piede anche nell’ambito dello sport, un metodo originale che utilizza il racconto del paziente per modulare la pratica clinica. “L’idea degli ‘open debates’ mi è venuta nel 2017 quando da medico mi sono trasformato per qualche settimana in paziente e lì ho capito che dal racconto di un paziente un medico può imparare un’infinità di cose”, spiega il fondatore e presidente di Isokinetic Stefano Della Villa, che è anche presidente del Congresso insieme a Michell D’Hooghe, Chief Medical Officer di Fifa. Oltre ai responsabili sanitari dei principali top club di calcio di tutta Europa, a Lione sfileranno luminari che hanno operato pazienti illustri; Bertrand Sonnery-Cottet, massima autorità del ginocchio, che ha operato Karim Benzema del Real Madrid e Zlatan Ibrahimovic del Milan; Christian Fink, sotto i cui ferri è finito il ginocchio di Leroy Sanè del Mancester City e di Federico Chiesa della Juventus.

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