Dal tesoro Pogba all’affare Pjanic: nascita, boom e fine della stagione delle plusvalenze

L’esplosione nel 2020, alla ricerca delle operazioni per far quadrare i conti dopo l’enorme sforzo economico legato a Ronaldo, anche con rinunce tecnicamente importanti. Fino a girare pagina nella scorsa estate con un mercato agli antipodi

Che la stagione dell’ampio ricorso alle plusvalenze dovesse finire, la Juve lo aveva già deciso prima che si accendessero i fari di un’inchiesta sportiva, e ora penale. A rappresentare in maniera plastica la netta sterzata nelle strategie è stata l’ultima sessione di mercato: destinata a chiudersi praticamente senza cessioni, l’unica che poi è arrivata col blitz dell’addio di Ronaldo non ha portato plusvalenze, bensì una minusvalenza, perché i 15 milioni per cui è stato ceduto al Manchester United sono ben al di sotto dei 29 di ammortamento residuo a bilancio del suo acquisto nell’estate 2018. Che segnò uno spartiacque nelle politiche di mercato bianconere, ma andiamo con ordine.

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