Dal calcio nel sedere alle “belle donne”, i gesti più iconici di Silvio Baldini

“Ai ragazzi ho detto da subito che l’allenamento è un modo per esprimere i propri sentimenti, così come per i monaci lo è la preghiera. Sentire un ragazzo come Odjer, che viene da un terra povera, ringraziarmi per quello che abbiamo fatto è il massimo per me”

Finisce l’avventura di Sivlio Baldini a Palermo. Una storia, quella fra il tecnico toscano e la Sicilia, a tinte forti. Rosa, come la promozione in B, nero come l’umore che ha portato all’addio. Non si sentiva parte del progetto e l’ha lasciato. Senza scendere a compromessi. Tutto come nel pieno rispetto di un personaggio sui generis. Un filosofo, nel senso più pieno del termine. L’amore per la sapienza, in questo caso il calcio, deve essere superiore a tutto. Altrimenti, meglio cambiare.

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