Da Danilo a Locatelli, come cambia la Juve per la finale contro l'Inter

TORINO – Danilo e Luca Pellegrini sono rimasti a Torino, Matthijs de Ligt è stato seduto in panchina per tutta la gara, Denis Zakaria e Alvaro Morata sono entrati soltanto nella ripresa, Manuel Locatelli più di Weston McKennie va di corsa contro il tempo. A quattro giorni dalla finale di Coppa Italia contro l’Inter (mercoledì all’Olimpico di Roma, fischio d’inizio alle 21) Massimiliano Allegri cerca di gestire al meglio le risorse per presentare la migliore Juventus possibile al cospetto dei nerazzurri e portare a casa almeno una Coppa, come è successo nelle ultime undici stagioni. Le scelte per la sfida di ieri sera a Marassi contro il Genoa sono dunque dettate dall’impegno di mercoledì e da oltre due mesi di emergenza che hanno costretto il tecnico livornese a spremere gli uomini rimasti a disposizione. Per questo motivo il centrale olandese, 3408 minuti in campo che gli consentono di vincere il premio di stakanovista tra i bianconeri di movimento, ha bisogno di rifiatare ed è stato tenuto a riposo.

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Niente viaggio a Genova per Danilo

Staffetta invece per il centrocampista svizzero, che da quando è rientrato dall’infortunio agli adduttori (il 3 aprile, proprio contro l’Inter in campionato) non ha più saltato una partita: è subentrato nella ripresa ad Arthur. Stesso discorso per l’attaccante spagnolo che si è sacrificato a lungo: per lui appena venti minuti in campo al posto di Dusan Vlahovic. Da valutare invece le condizioni di Moise Kean, che ha preso una botta al piede e ha stretto i denti per finire la partita. Danilo invece ha evitato anche il viaggio Torino-Genoa in treno. Allegri ha preferito che il brasiliano restasse a casa e gli ha concesso alcuni giorni di riposo: del resto, il difensore-centrocampista nelle ultime settimane ha stretto i denti giocando nonostante una fastidiosa fascite plantare. Ma non ha potuto far altro, considerate le continue emergenze non solo in difesa ma pure a centrocampo, dove è stato arruolato visto le sue qualità di jolly per far fronte alle numerose defezioni. Tornerà ad allenarsi con i compagni domani, pronto a rientrare in grande spolvero contro l’Inter. Non si è mosso da Torino neppure Pellegrini, ma in questo caso perché l’esterno è reduce da un infortunio: niente di serio, una distorsione alla caviglia sinistra rimediata in allenamento dopo uno scontro di gioco con Morata.

De Sciglio squalificato in Coppa

Dal momento che Mattia De Sciglio è squalificato per la finale, Allegri ha preferito utilizzarlo ieri sera contro il Genoa e non rischiare Pellegrini, che ha così qualche giorni in più per recuperare del tutto per la Coppa Italia. A puntare l’Inter c’è pure Locatelli, fermo da oltre un mese: il centrocampista si era infortunato contro i nerazzurri nella gara di campionato riportando una lesione di primo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro. La prognosi dello staff medico, dopo gli esami strumentali, era stata di quattro settimane ma a un certo punto si era parlato anche di stagione finita.

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Il messaggio sui social

La forza di volontà del giocatore ha però prevalso e Manuel in questi ultimi giorni sta forzando per poter esserci a Roma. “Mi hanno insegnato che gli ostacoli nella vita e nel lavoro sono fatti per essere superati. Cuore. Lavoro. Passione” ha messaggiato sui social, parole che lasciano trasparire un certo ottimismo anche se le valutazioni finali le faranno i medici e lo staff tecnico. A prevalere sarà sempre la parola prudenza per evitare ricadute. Se per Locatelli la trasferta a Roma appare possibile e non un’utopia, molto più difficile ipotizzare la presenza di McKennie: il centrocampista texano è reduce da una frattura al piede, quindi un problema diverso che richiede attenzione particolare. Il giocatore è tornato a correre e a calciare, ma da qui a dire che può rientrare in gruppo ce ne passa e il tempo che separa la Juventus dalla finale si assottiglia.

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