Cosa rischia Zaniolo ora? Il legale: «Non si può impedire al giocatore di allenarsi»

ROMA  Il caso Zaniolo tiene con il fiato sospeso i tifosi. Se dovesse restare a Trigoria, il talento classe ’99 rischierebbe di finire ai margini del progetto di José Mourinho. Ma cosa accadrebbe nel caso di una separazione in casa? Abbiamo approfondito i risvolti legali della vicenda con l’avvocato Mattia Grassani, tra i massimi esperti di diritto sportivo. 

La Roma riparte verso Napoli: c'è anche Zaniolo

Guarda la gallery

La Roma riparte verso Napoli: c’è anche Zaniolo

Avvocato, la Roma potrebbe mettere fuori rosa Zaniolo?

«Mi sembra una soluzione difficilmente praticabile: il diritto di partecipare agli allenamenti con la p rima s quadra rappresenta da sempre un caposaldo dell’Aic. L’esclusione determina sanzioni di assoluta rilevanza per il club, come la condanna a riconoscere al tesserato un risarcimento almeno del 20% dello stipendio annuo lordo e la reintegrazione oppure, a scelta dell’atleta, la declaratoria di risoluzione contrattuale per grave inadempimento». 

Quali “colpe dovrebbe avere un tesserato per essere escluso dagli allenamenti?

«L’esclusione è consentita soltanto laddove, parafrasando l’articolo 11 dell’accordo collettivo, “le condotte e le situazioni delineate siano tali da non consentire, senza obiettivo immediato nocumento per la Società, la partecipazione del Calciatore alla preparazione e/o agli allenamenti con la prima squadra”». 

Ad esempio?

«Sono casi rarissimi. Come atteggiamenti razzisti o violenti contro compagni o allenatore, oppure gravi episodi di insubordinazione».
 
Una volta fuori rosa, quali sarebbero gli obblighi del calciatore?

«La società è tenuta a mettere a disposizione del tesserato strutture e staff idonei a mantenere la condizione. Il tesserato deve partecipare alle sedute di allenamento, fermo il diritto di agire a tutela dei propri diritti ove l’esclusione sia illegittima». 
 
La Roma potrebbe però escludere Zaniolo dalla lista per il campionato? E dalla lista Uefa?

«Queste esclusioni potrebbero essere considerate legittime perché rispondenti a una scelta dell’allenatore nell’esercizio del proprio potere discrezionale. Non escludo però che il calciatore possa lamentare un pregiudizio, qualora si dimostri che esiste una volontà ben precisa del club che prescinde dalle scelte tecniche» . 

In quali casi si arriva al collegio arbitrale?

«Quando una società abbia escluso un calciatore e non lo abbia reintegrato nei tre giorni successivi alla richiesta da parte dell’atleta».

Zaniolo, Sabatini: "Non ha colpe, Bournemouth non è il Liverpool"

Guarda il video

Zaniolo, Sabatini: “Non ha colpe, Bournemouth non è il Liverpool”

Acquista ora il tuo biglietto! Vivi la partita direttamente allo stadio.

Precedente Palermo, guasto all'aereo: rinviata la gara di campionato con l'Ascoli Successivo Il rischio di Zaniolo: cinque mesi di stop e addio alla Nazionale