Corsa e gol, Barella vero leader: “Dzeko mi urlava mostro!”. E De Vrij sorride

Il centrocampista sta trascinando l’Inter nella rincorsa in campionato: “Abbiamo ritrovato sicurezza”. L’olandese: “Le panchine? Rispetto le scelte dell’allenatore”

È un Barella versione leader quello che sta trascinando l’Inter in questa rincorsa alla zona alta della classifica. Il sardo, che era finito in panchina all’andata contro il Bayern complice un derby deludente e atteggiamenti in campo non impeccabili, adesso è la guida di una formazione affamata che ha vinto la quarta gara di fila in Serie A, la sesta nelle ultime sette, Champions compresa. Nicolò è stato protagonista assoluto con tre reti di fila in campionato, ma aveva segnato una rete pesantissima anche nel 3-3 al Camp Nou. Nel momento in cui la mediana poteva andare in crisi complice il k.o. di Brozovic durante la sosta per le nazionali, lui e Calhanoglu l’hanno tenuta su. Anzi, la stanno spingendo in alto. “Stiamo giocando bene – ha commentato Barella – perché abbiamo ritrovato quella sicurezza che a inizio anno ci era mancata per motivi diversi. È bello giocare con questa qualità, questa voglia e questo atteggiamento”.

GOL PAZZESCO

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La sua rete, quella che ha permesso all’Inter di tornare negli spogliatoi sul 2-0, è stata di una bellezza clamorosa ed è sembrata la fotocopia del gol firmato sempre da Barella su assist di Bastoni contro la Juventus, il 17 gennaio 2021, l’anno dello scudetto. Nicolò è tornato ad essere decisivo sotto porta ed è già a quota 6 centri, 5 dei quali in A: il record della sua carriera in campionato, le 6 reti del 2017-18 con il Cagliari, è lì a un passo, ma il numero 23 nerazzurro non si è esaltato: “Le immagini le riguarderò a casa, ma mi ha fatto piacere sentire Dzeko che mi urlava ‘mostro’ (ride, ndr). Bastoni è bravissimo a fare certi lanci e lo ringrazio: lui e gli altri sanno che provo quel tipo di movimento, quel taglio, e mi cercano spesso. Stop perfetto? L’ho detto a Lukaku scherzando… ‘La palla si stoppa così’. Tutti i gol sono frutto del gioco e quando c’è questo entusiasmo, è tutto più facile. Dobbiamo continuare così. Ora c’è più tranquillità davanti alla porta, anche da parte mia: i compagni mi stanno dando queste opportunità e non posso far altro che ringraziarli e aiutarli con le mie prestazioni. Stiamo segnando tanto e dobbiamo continuare così perché questa è la strada giusta”.

IDOLO STANKOVIC

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La rete contro la Samp la ricorderà con ancora più affetto rispetto alle altre perché l’ha firmata davanti a Stankovic, suo idolo d’infanzia. “Con lui ci siamo abbracciati perché sa benissimo che cosa è per me. Posso fargli solo un “in bocca al lupo” per questa nuova avventura. Io spero il meglio per Dejan e lui spera lo stesso per me. Da ragazzo mi sono ispirato a lui e sono cresciuto cercando di imitarlo”.

SORRISO DE VRIJ

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Lo stesso sorriso che aveva dipinto sul volto Barella era anche su quello di Stefan De Vrij, autore del’1-0 su angolo di Calhanoglu. Per l’olandese, in scadenza il prossimo 30 giugno, non è stata una rete banale perché in questi primi due mesi e mezzo di stagione è finito spesso in panchina per far spazio ad Acerbi. “Sicuramente è stato importante sbloccare la partita – ha spiegato l’ex Lazio – perché stavamo cercando l’1-0 e non riuscivamo a trovarlo. Era da tempo che non segnavo e ammetto che, a livello personale, sono contento, ma lo sono ancora di più perché la squadra sta andando meglio rispetto all’inizio. Le panchine? Do sempre il massimo quando gioco. Rispetto le scelte dell’allenatore, anche se tutti vogliono giocare. L’importante comunque è continuare a fare certi risultati perché siamo indietro e dobbiamo recuperare”.

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