Conte-Tottenham, tutti i dubbi sul futuro

LONDRA – Non è ancora tempo per lanciare i titoli di coda. Ma più di un segnale sembra indicare la fine imminente dell’avventura di Antonio Conte sulla panchina del Tottenham. Indicazioni che provengono dal campo (vedi risultati), ma non solo. È ormai da metà ottobre che gli Spurs appaiono vittime di un inesorabile processo di regressione. Una squadra a tratti irriconoscibile rispetto alle furibonde prestazioni del passato. Arrivato nel novembre 2021, l’impatto di Conte era stato fin da subito notevole. Centrando, al primo tentativo, la qualificazione alla Champions League. Tutto lasciava pensare che il Tottenham quest’anno, anche grazie ad un mercato non al risparmio, potesse quantomeno confermare il piazzamento della scorsa stagione. E così è stato, almeno nei primi tre mesi di campionato. Fino alla sconfitta dell’Old Trafford, contro lo United.

Sei sconfitte nelle ultime dieci partite

Da allora sono passati altri tre mesi e il Tottenham si è staccato dalla zona Champions League, a 5 lunghezze dal Newcastle. Colpa di sei sconfitte nelle ultime 10 uscite, tre battute d’arresto in cinque giornate. L’ultima, giovedì in casa del City, subita nonostante il doppio vantaggio. Al di là del brusco rallentamento, è lo spirito della squadra a sollevare più di una perplessità. Sembra aver smarrito quel furore tipico delle formazioni di Conte. Che da par suo, nonostante il contratto in scadenza a fine giugno, prosegue il suo balletto di dichiarazioni ambigue circa il futuro. Pur sollecitato a chiarire pubblicamente le sue intenzioni, il tecnico italiano nicchia. E anzi negli ultimi giorni è sembrato nuovamente accarezzare la possibilità di un ritorno in Italia. Anche per stare più vicino alla sua famiglia, la moglie Elisabetta e la figlia Vittoria di 15 anni, che questa volta non lo hanno seguito a Londra. Il peso della lontananza è riaffiorato in tutta la sua pesantezza anche per via delle morti di tre persone lui molto vicine, prima il collaboratore Gian Piero Ventrone, quindi i colleghi e amici Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli. Tre lutti che – per sua stessa ammissione – lo hanno portato “ad importanti riflessioni”. Più che mai in questo momento le scelte professionali sembrano sovrapporsi al destino familiare. «Sicuramente avere la famiglia in Italia non è una cosa positiva. Ma se tua figlia va a scuola, bisogna rispettarla, non la si può sradicare dal suo ambiente ogni due anni. Non voglio rovinare la vita della mia famiglia».

Kane scatena Conte: festa per il Tottenham

Guarda la gallery

Kane scatena Conte: festa per il Tottenham

Il club si guarda intorno

E adesso anche il Tottenham, che pure non vorrebbe interrompere la collaborazione, comincia a guardarsi attorno, con Mauricio Pochettino favorito per un clamoroso ritorno. «Questa stagione è stata molto pesante anche per motivi personali – ha aggiunto l’allenatore italiano – quando succedono certe cose, si fanno importanti riflessioni sul futuro. Capita troppo spesso di dare molta importanza al lavoro, trascurando la famiglia. Dimentichiamo che dobbiamo dedicare più tempo a noi stessi, alla nostra famiglia e ai nostri amici. Perché il lavoro non è tutto nella vita». Una presa di consapevolezza che, se sommata alle delusioni del campo, potrebbe riportarlo a casa, in Serie A, dove certo non gli mancano i corteggiatori.

Conte e Spurs, tormenti e tormentoni

Guarda il video

Conte e Spurs, tormenti e tormentoni

Precedente Probabili formazioni Juventus Atalanta/ Diretta tv: Gasp chi sceglie là davanti? Successivo Romero, la Lazio blinda: a breve il rinnovo