Conference, ancora un’altra Fiorentina: niente Nico Gonzalez, c’è Cabral

FIRENZENico Gonzalez salta il debutto nella fase a gironi di Conference League dopo essere già stato assente nelle ultime tre partite di campionato contro Napoli, Udinese e Juventus (convocato con i bianconeri, ma poi non uscito dalla panchina): segno evidente che la tallonite continua a rappresentare un problema, soprattutto nel modo in cui si manifesta lasciando in eredità buone e cattive sensazioni da un allenamento all’altro. Ed è quello che impedisce all’esterno di correre come vorrebbe e a Vincenzo Italiano di programmarne il rientro. La naturale cautela imposta da queste situazioni fa il resto: i venti minuti a Enschede nella partita di ritorno contro il Twente rimangono l’ultima presenza di Gonzalez e adesso l’obiettivo è il Bologna, sempre se ci saranno i miglioramenti auspicati in questi tre giorni che portano alla trasferta in Emilia, altrimenti se ne riparlerà per Istanbul e il Basaksehir.

Ranieri alla prima

L’attaccante argentino va ad aggiungersi a Milenkovic e Duncan nell’elenco degli infortunati, che ovviamente comprende Castrovilli da aprile scorso, ma degli indisponibili fa parte anche Igor che ha pagato l’espulsione in Olanda con un turno di stop. Per questo motivo e per altri legati alla necessità di ruotare gli uomini tutelando chi ha giocato di più, in vista dei prossimi impegni dentro un calendario ancora fitto prima della sosta (la Fiorentina è attesa da quattro gare da oggi a domenica 18), il tecnico viola schiererà in partenza un’altra formazione decisamente rinnovata rispetto a quella precedente. Con la novità dell’esordio di Luca Ranieri: la contemporanea mancanza dei succitati Milenkovic e Igor, dà il via libera all’ex Salernitana accanto a Quarta come annunciato dallo stesso Italiano in conferenza stampa, in una difesa completata da Venuti a destra e da Terzic (in vantaggio su Biraghi) a sinistra.

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Tridente mai visto

Detto che in porta torna Gollini, nel suo caso al debutto in stagione nella competizione disputata lo scorso anno col Tottenham di Conte, sempre per il discorso relativo alle rotazioni, anche centrocampo e attacco presenteranno una fisionomia decisamente modificata in confronto a quella di sabato contro la Juventus. Nel mezzo, l’occasione è adatta per far tirare il fiato ad Amrabat e così Mandragora si riprende posto e compiti del ruolo da regista suddividendo poi quelli delle due fasi di gioco con Bonaventura e uno tra Zurkowski e Maleh (favorito il polacco che così giocherebbe la prima da titolare). Infine, l’attacco, dove rimangono comunque tre coppie fra cui attingere nonostante la ricordata assenza di Gonzalez, ma le varie indicazioni fanno pensare che le scelte di Italiano vadano su Ikoné e Saponara per le rispettive fasce di competenza e su Cabral asso di Coppe (14 gol in altrettante partite di Conference League tra Basilea 2021-22 e Fiorentina 2022-23) quale punto di riferimento. Se così dovesse essere, sarebbe una versione inedita del tridente dall’inizio.

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