Coda stellare senza fine, capocannoniere e spinta Cremonese

Un Coda così, non s’era mai visto prima. Dopo l’ultimo turno è capo cannoniere della B e questa non è una novità. La notizia è che ha segnato 7 gol in 7 uscite. A essere precisi, più che un gol a partita, considerate le sostituzioni nel finale, va a segno con una media di una rete ogni 86’. Qualcosa di straordinario, visto che l’ex bomber di Genoa e Lecce compie 35 anni il 10 novembre. Una media gol perfino superiore a quella che tenne nelle due stagioni per il Lecce, dal 2020 al 2022, in cui fu capocannoniere della B con 20 e 22 reti. Un Coda simile avrebbe fatto comodo anche al Genoa che il 27 agosto lo ha ceduto in prestito alla Cremonese, abile a sorpassare la Sampdoria che era convinta di averlo già in tasca.

Coda, il vice-Retegui perfetto

Fosse rimasto al Grifone, questo Coda sarebbe stato il vice-Retegui perfetto, visto che in caso di assenza dell’attaccante italo-argentino, a Gilardino restano come prime punte Ekuban e Puscas, non proprio delle prime scelte per la A.Certo, nella massima categoria Coda non ha mai avuto grandi numeri (ma neanche grandi occasioni). Resta il fatto che il Coda attuale, per come sta incantando e incidendo nella Cremonese, chissà, in A poteva essere un nuovo Dario Hubner, il Coda d’inizio millennio che dopo una vita in B e C divenne capo cannoniere in A con la maglia del Piacenza. In realtà, il rapporto fra il Genoa e Coda non è mai decollato. Nella scorsa stagione, andò in doppia cifra (10 gol) ma un vero feeling con piazza e società ci fu solo a tratti e a fine agosto nessuno si è stracciato le vesti per la sua partenza. Anche per colpa di certi equivoci tattici. 

Stroppa: "Potevamo evitare i gol subiti, ma prestazione positiva"

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