Ciurria-Izzo gol e il Monza riprende a correre. Empoli al buio: non vince più

I brianzoli tornano al successo dopo due sconfitte di fila. Decisiva la rete del difensore sugli sviluppi di un corner dopo che Satriano aveva pareggiato il vantaggio iniziale

Dal nostro inviato Alex Frosio

4 marzo – Monza

Quattro mesi dopo l’ultimo successo casalingo, il Monza torna a far felice i suoi tifosi. Contro l’Empoli arriva una vittoria significativa: 32 punti è una quota che la stagione scorsa sarebbe bastata per la salvezza, difficile ne servano di più quest’anno. Così i brianzoli dopo due ko di fila possono cominciare a guardare più in alto, sistemati come sono nella parte sinistra della classifica.

Primo tempo

—  

Rispetto al ko con la Salernitana – curiosamente ultima avversaria battuta all’U-Power Stadium -, Palladino rimette al loro posto Di Gregorio in porta e Petagna al centro dell’attacco, sorretto da Ciurria e Caprari. Zanetti invece si ritrova all’ultimo senza il paratutto Vicario, fermato da un problema al costato, e schiera il solito 4-3-1-2 con Baldanzi dietro Satriano e Caputo. L’Empoli esce più determinato e “alto”: i terzini escono sui “quinti” avversari, linea di difesa quasi a centrocampo, spazi asfissiati dal pressing. Per i primi cinque minuti abbondanti il Monza non mette il naso fuori dalla metà campo. La buona partenza dei toscani è certificato all’11’: break centrale di Akpa Akpro, palla in area a Caputo, respinta prodigiosa di Di Gregorio che Satriano di testa indirizza all’angolo opposto. La gioia empolese si schianta sulla bandierina alzata: fuorigioco di Caputo, confermato dal Var, rete annullata. Stesso esito ma solo in apparenza al 19’ nell’area avversaria: Petagna di tacco innesca il sinistro di Ciurria che supera Perisan. Anche qui bandierina alzata per fuorigioco, ma stavolta il Var smentisce l’assistente. Monza in vantaggio. E non per caso. Dopo l’avvio difficoltoso, la squadra di Palladino riesce a mettere in pratica quello che probabilmente è il piano partita, cioè cambi di gioco rapidi per attaccare il lato debole. Al 22’ Petagna apre così per Carlos Augusto che dopo 40 metri palla al piede calcia di poco alto con il destro. L’unica risposta empolese è un colpo di testa di Ismajli da angolo al 24’: la squadra di Zanetti trova gli spazi intasati davanti, l’attenzione del Monza è al massimo dopo le distrazioni di Salerno. Alla mezzora cambio gioco di Carlos Augusto per Ciurria, sponda per Petagna il cui tiro è ribattuto. Al 40’ un passaggio rischioso di Sensi al limite della propria area elude il pressing e apre spazio in verticale a Ciurria che si fa tutto il campo poi alza di sinistro. Al 43’ altro ribaltamento da sinistra a destra, Caprari chiama al tiro Birindelli fermato dalle mani aperte di Perisan.

Secondo tempo

—  

La ripresa comincia come il primo tempo, con l’Empoli in pressione. Solo che stavolta la squadra di Zanetti aumenta la qualità del palleggio nello stretto e al 6’ arriva il pareggio: azione aggirante, cross di Marin solo toccato da Pablo Marì e colpo di testa vincente di Satriano sul secondo palo, infilato tra Caldirola e Carlos Augusto. L’Empoli non molla la presa e insiste, “aiutato” da un Monza impreciso nell’uscita palleggiata. Marin prova l’olimpico al 18’, Di Gregorio allunga. Allora Palladino interviene: dentro Machin per Sensi e Carboni per un Carlos Augusto inceppato. Il Monza rialza il baricentro, guadagna l’unico angolo della ripresa e anche il gol del nuovo vantaggio, con l’unica conclusione nello specchio della ripresa: Caprari dalla bandierina, stacco vincente di Izzo. Bel modo di celebrare i 31 anni compiuti giovedì. Zanetti immette Fazzini per Bandinelli e Pjaca per Baldanzi. Il più attivo è Parisi a sinistra, ma spazi in area non ce ne sono. Akpa Akpro prova dalla distanza al 33’: Di Gregorio blocca. Poi Piccoli per lo spento Caputo, Vignato per Akpa, Cacace per Parisi. Il Monza fa blocco: Satriano al 44’ trova la deviazione di Pablo Marì, bravo anche a chiudere su un affondo a destra di Marin. Valoti – entrato per Caprari – spreca l’ultimo contropiede ma è un errore innocuo: arriva il fischio finale, l’U-Power Stadium può tornare a festeggiare.

Precedente Manchester United, passi avanti per la vendita del club: "La prossima settimana può essere decisiva" Successivo Undici anni dopo Corvino ingaggia un altro Amauri: stavolta è il figlio 16enne