Cinquina da urlo al Bologna: l’Atalanta è seconda per una notte

Apre Malinovskyi, chiude Miranchuk: è festival del gol per la squadra più prolifica del campionato. Scavalcato il Milan, atteso dal posticipo con la Lazio. Espulso Schouten tra gli ospiti

Seconda per una notte e con il vestito delle serate migliori. L’Atalanta batte il Bologna 5-0 al Gewiss Stadium, dando spettacolo e scavalcando momentaneamente il Milan in classifica, in attesa dell’impegno dei rossoneri nel “monday night” contro la Lazio all’Olimpico. Dimenticate le occasioni sciupate contro la Roma, la banda Gasperini centra la sesta vittoria consecutiva in casa e stacca l’Inter nella graduatoria dei gol segnati in campionato.

Gollo c’è

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Gasp, senza Gosens squalificato, dirotta Maehle a sinistra, rispolverando Hateboer a destra, recuperato dopo oltre tre mesi di assenza. In attacco, Zapata fa da boa tra gli scatenati Malinovskyi e Muriel. E il Bologna? Mihajlovic sperimenta Antov da terzino destro, adattando De Silvestri sull’altra fascia. Davanti, Palacio centravanti sorretto dal trio Skov Olsen-Soriano-Barrow alle spalle. Partono meglio, i rossoblù. con Skov Olsen imprendibile sulla destra e Svanberg-Schouten bravi ad alzare la pressione sul palleggio avversario. Ci vuole un Gollini più che attento per tenere sul pezzo la Dea. Il portiere al 9′ chiude la porta a Skov Olsen, bravo a superare in dribbling Djimsiti, prima di farsi murare nell’uno contro uno. Quindi il duello si ripete 3′ dopo, con il giovane danese che prova il sinistro dalla distanza e trova la pronta risposta in corner del “Gollo”. L’Atalanta è però un diesel e dopo un quarto d’ora inizia a carburare.

Uno-due

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De Roon e Freuler prendono le misure alla mediana avversaria, i palloni utili per il trio d’attaccanti cominciano ad aumentare e di conseguenza anche i problemi per la retroguardia emiliana. Al 22′ Zapata viene stoppato a due passi dalla porta da Soumaoro, ma un minuto dopo nessuno può fermare la magica combo Muriel-Malinovskyi: stupendo colpo di tacco del colombiano e diagonale mortifero dell’ucraino che non lascia scampo a Skorupski. Il colpo fa vacillare le sicurezze del Bologna. Al 24′, Muriel in serpentina semina il panico, prima di chiudere col destro e centrare il palo. Alla mezzora Malinovskyi va vicino alla doppietta con il sinistro a giro: largo di poco. Ma il 2-0 è nell’aria e arriva prima dell’intervallo, grazie a un calcio di rigore. Troppo evidente l’abbraccio di Danilo a Romero, sotto gli occhi dell’arbitro Fabbri: Muriel dagli undici metri non perdona e fa sorridere Gasperini, che già si stava innervosendo per le chance gettate alle ortiche prima del raddoppio.

Follia Schouten

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A mettere una pietra tombale alla partita, a inizio ripresa, è un altro fischio di Fabbri, seguito da un cartellino, quello rosso, sventolato sulla testa di Schouten: durissimo e gratuito il fallo su Romero che costringe l’arbitro a spedire il centrocampista olandese sotto la doccia anzitempo. Con l’uomo in più, l’Atalanta esonda, nonostante il tentativo di Mihajlovic di costruire degli argini con gli ingressi di Baldursson, Vignato e poi Mbaye. Al 57′ Freuler ruba palla a Svanberg, salta Danilo e angola alle spalle di Skorupski col destro. Il tempo di rimettere palla a centrocampo e anche Duvan Zapata partecipa alla festa, su invito di Malinovskyi. Gasp si rilassa e parte con i cambi: Miranchuk e Pessina per Muriel e Freuler i primi. Poi Ilicic e Caldara per Malinovskyi e Toloi. Mihajlovic manda, invece, in campo Poli e Orsolini per Skov Olsen e Barrow. È proprio un neoentrato, Miranchuk, a segnare il quinto gol con un furbo tiro mancino sul primo palo. Mancano ancora 17′, ma la Dea lentamente toglie il piede dall’acceleratore, anche se Danilo sulla linea toglie la gioia della rete a Djimsiti. Sarebbe stato il sesto marcatore diverso nel festival nerazzurro…

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