Champions, niente trasferta per i tifosi dell’Inter a Tiraspol: ecco perché

Il Ministero della Salute italiano ha declassato infatti la Moldavia nella lista dei Paesi E: per raggiungere lo stadio dello Sheriff bisogna passarci

Brutte notizie per i tifosi dell’Inter che dall’Italia avrebbero voluto seguire la squadra nella trasferta contro lo Sheriff. Il Ministero della Salute italiano ha declassato infatti la Moldavia nella lista dei Paesi E. Il che significa che dallo scorso 25 ottobre l’ingresso in questa Nazione non è consentito per motivi di turismo o di svago, ma solo ed esclusivamente per esigenze di lavoro, studio, motivi di salute e di assoluta urgenza. Esentati da tali obblighi, altrimenti non si sarebbe potuta disputare nemmeno la partita, gli atleti partecipanti in competizioni sportive di interesse nazionale e accompagnatori.

Sebbene Tiraspol si trovi in Transnistria – uno Stato de facto non però riconosciuto dalle autorità internazionali – e attualmente per entrare non serva neppure il green pass, con i confini che restano aperti anche per motivi legati al turismo, la logistica migliore per arrivare allo stadio dello Sheriff restava quella di atterrare su Chisinau e raggiungere successivamente in macchina o in treno la dogana di quella anche nota come Repubblica Moldava di Pridniestrov. Ovviamente i supporter nerazzurri che vivono all’estero dovranno regolarsi in base alle decisioni dello Stato in cui si trovano, con le limitazioni che potrebbero essere differenti.

Salvo deroghe però è bene pure sapere che chiunque provenga in Italia dalla Moldavia, dovrà obbligatoriamente sottoporsi prima dell’ingresso nel nostro Paese a un test molecolare o antigenico risalente a non più di 72 ore dell’arrivo, compilare il Passenger Locator Form e sottostare successivamente all’isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 10 giorni nel luogo. Per informazioni più dettagliate e specifiche si rimanda ai siti ufficiali predisposti.

Precedente Inter, obiettivo Adeyemi per l'attacco: incontro con gli agenti Successivo L'ex presidente su Dionisi: "Allenava l'Imolese, guardava la Juve. Ma oggi..."