Champions, guida ai sorteggi: il Napoli rischia la beffa

C ‘era una volta un sogno: ma ora sono sogni di gloria. Napoli orgoglio d’Italia, stella d’Europa: la qualificazione agli ottavi con due giornate d’anticipo e il miglior attacco – 20 gol – ma anche la vittoria del Gruppo A davanti al Liverpool, all’Ajax e ai Rangers che in vista del sorteggio in programma lunedì alle 12 a Nyon permette di entrare nell’urna con l’etichetta di testa di serie, evitando quasi tutti gli incroci ultra pericolosi. Quasi, appunto: l’impensabile andato in scena ieri tra Torino e Haifa, e dunque il minor numero di reti segnate in trasferta, ha catapultato inaspettatamente il Psg di Messi, Mbappé e Neymar sulla strada degli azzurri. Incredibile ma vero: un po’ di thrilling nell’urna tinta d’azzurro, sì. Ma non solo: altro sospiro di sollievo per l’Inter e il Milan, già blindate proprio dalla squadra di Spalletti dal pericolo di nome Liverpool e in coda a una pazza notte di Champions con un Benfica in più e un Paris in meno.

Champions, le squadre arrivate prime nel girone: la classifica

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Che scherzo

E allora, c’est la vie. Questa volta sembrava proprio che il popolo azzurro non avrebbe dovuto impegnarsi in preghiere e scongiuri di massa alla vigilia del sorteggio, e invece all’improvviso è spuntato il Paris Saint-Germain. A retrocederlo al secondo posto, dicevamo, l’ultimo parametro possibile di un testa a testa in equilibrio perfetto con il Benfica: il maggior numero di gol realizzati in trasferta, alla ribalta dopo i 6 rifilati al Maccabi dai portoghesi. A ripetizione. Dolcetto o scherzetto? Scherzo del destino per il Napoli, altroché, ora più preoccupato ma comunque reduce da un capolavoro europeo: il signor Luciano e i suoi sono stati i grandi artefici del proprio destino e delle proprie aspirazioni, e sebbene alla fine il Psg sia sbucato dal nulla, la vittoria del girone con cinque perle messe in fila e una notte da Fab Four alla fine decisiva nel bilancio degli scontri diretti con i Reds, hanno riconosciuto il diritto di evitare agli ottavi tutte le altre prime della fase a gruppi. E che prime: il Bayern dei robot, il City di Haaland, il Real di Ancelotti e Benzema, il Chelsea di Koulibaly, il Porto, il Benfica e il Tottenham di Conte. Per questo step sono fuori dal giro degli incroci anche Inter e Milan, cioè le connazionali italiane, e ovviamente il Liverpool (proveniente dallo stesso gruppo). Un gran bel passo in avanti che autorizza a sperare concretamente nella possibilità di migliorare ancora la storia del club e dunque di centrare per la prima volta in assoluto i quarti. Con il vantaggio, valido solo per questo turno, della seconda da giocare al Maradona in quanto testa di serie. A suo tempo. E via a definire l’elenco da cui lunedì verrà fuori l’avversario: Bruges, Eintracht, Lipsia, Borussia Dortmund, Psg. Cinque possibilità, di cui tre provenienti dalla Germania e poi Messi. Già di stanza in città nel 2020 con il Barça.

Incubi milanesi

La lista da incubo evitata dal Napoli andrà invece rispolverata dal Milan e dall’Inter, entrambe qualificate agli ottavi da seconde alle spalle di Chelsea e Bayern Monaco, fermo restando l’esclusione del derby e dei padroni dei rispettivi gironi. Ovvero: il prossimo esame dei rossoneri sarà pescato tra Bayern, City, Real, Benfica, Porto e Tottenham; quello dei nerazzurri tra Chelsea, City, Real, Benfica, Porto e Tottenham. La differenza, insomma, sta tra i Blues e i tedeschi di Bavaria, ma restano grandi problemi comuni Haaland, Pep e Conte, Ancelotti e il Real e a questo punto la mina vagante Benfica che ha prima spazzato via la Juve e poi macchiato il curriculum di Leo e compagni. Altra nota positiva? L’impresa dei magnifici di Spalletti ha relegato il Liverpool in seconda posizione e dunque limitato ulteriormente i danni del sorteggio per le milanesi. Un po’, sia chiaro. In bocca al lupo a tutti.

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