C’è la Lazio, c’è Ibra: il ritorno contro una delle avversarie più bucate

Domenica Zlatan tornerà in campo con il Milan a 4 mesi di distanza dall’ultima gara e troverà un avversario a cui ha già segnato parecchio: una rete ogni 135 minuti

Sta bene. Sta proprio bene. La rassicurazione sale all’unisono da Milanello quando si chiedono le condizioni di Ibrahimovic. E si percepisce piuttosto chiaramente che non è un modo di dire. Ibra sta bene davvero, perché se così non fosse Pioli non starebbe valutando di farlo partire dall’inizio già contro la Lazio. Il programma originario era un altro, ovvero lucidarlo con qualche giorno di calma in più, magari per Liverpool. Poi, però, maledetto Covid ancora una volta: Giroud a combattere improvvisamente col virus e Ibra chiamato a un’accelerazione sulla tabella di marcia. Per lui, nessun problema: quando c’è da bruciare le tappe e fare a pugni con l’anagrafe, Zlatan è l’uomo più felice del mondo. Lo staff medico magari preferirebbe diversamente – pre precauzione e non per motivi clinici perché il paziente è guarito –, ma le esigenze di squadra hanno cambiato la tabella di marcia.

Leader

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Pioli non ha ancora deciso, ma la tentazione è forte in vista della Lazio. Tecnicamente Ibra ora come ora ha nelle gambe tra i 45 e i 60 minuti, quindi occorre capire quale strada prendere: dentro subito oppure nel secondo tempo contro i biancocelesti. La certezza è che un tempo lo farà. Ma a Milanello sussurrano che lo svedese sta già iniziando a pressare l’allenatore – a modo suo, è chiaro – per indurlo a farsi buttare nella mischia dal primo minuto. Un modo – anche – per certificare il ritorno del leader, di quel capobranco del quale il Milan, grazie all’apporto di Giroud, ha potuto permettersi di non rimpiangere eccessivamente.

Bottino robusto

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Verranno i tempi in cui Pioli avrà il dolce imbarazzo nella scelta del momento migliore per schierare i due centravanti uno accanto all’altro. Per il momento la scelta si limita alla scelta del momento in cui ricollocare Zlatan nell’elenco degli undici di partenza. Zlatan con il suo carico di gol e di medie sontuose. Lo scorso campionato ne ha fatto uno ogni 99 minuti, uno ogni 113 considerando l’intera stagione. Numeri eccelsi che lo accompagnano spesso anche contro i singoli avversari. La Lazio non fa eccezione, il bottino dello svedese contro i biancocelesti è decisamente robusto. Fra campionato e Coppa Italia parliamo di 8 gol in 14 incroci tra Juve, Inter e Milan. Osservando il minutaggio, siamo a una rete ogni 135 minuti. Insomma, si resta sulle sue medie abituali. Il passato quindi lo assiste: quegli 8 gol fanno dei biancocelesti la sesta vittima italiana per numero di reti (per un podio occupato dal Palermo con 12, Roma con 11 e Parma con 10, seguono Inter e Fiorentina con 9). Lo scorso campionato Z ha saltato per infortunio entrambi gli appuntamenti con la Lazio e in qualche modo rientrare proprio domenica dopo una lunga assenza somiglia a un cerchio che si chiude.

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