Cataldi: “Io come Jorginho? Niente paragoni. A Napoli vogliamo punti pesanti”

FORMELLO – È cresciuto tanto, Danilo Cataldi. Questa è la stagione della consacrazione. Maurizio Sarri lo ha lanciato e ora è il regista di una Lazio affamata di punti e vogliosa di fare una grande annata. L’ex Primavera, in conferenza stampa, ha presentato la gara contro il Napoli al Maradona: “Ho visto Jorginho in Nazionale, ma fare paragoni è azzardato. Faccio questo ruolo da poco tempo con Sarri e so che devo migliorare su me stesso e insieme allo staff per capire i miglioramenti. Sto cercando di fare il massimo, il tecnico chiede molto. Voglio aiutare la squadra. Il mio debutto con il Napoli? Sono passati sette anni, rivedo una bella emozione. Cerchiamo di andare a Napoli e fare la nostra partita e imporre il nostro gioco. La squadra ha fatto due buone partite: Juve e Lokomotiv. Contro i bianconeri gli episodi hanno condizionato la gara. Sono stati commessi errori. Giovedì invece, ottima prestazione. Giocare in Europa è complicato, vincere 3-0 e passare il turno sono due ottime cose”. 

Crescita e Nazionale

“Per Immobile, lo sappiamo tutti, parlano i numeri. Dà qualcosa in più, porta entusiasmo oltre i gol. Quando vai a giocare contro certe squadre sanno chi hanno davanti, uno che ti punisce al minimo errore. È così per tutte le squadre che hanno un forte attaccante. A Napoli-Lazio do un peso importante, loro sono la squadra, insieme al Milan, che giocano il miglior calcio. Siamo in crescita come detto più volte, ma al 50-60% delle nostre possibilità. Sorteggio dell’Italia? Sono dell’idea che, prima della finale, c’è una partita prima da giocare. Il tempo a disposizione? Situazione complicata quando si parla di partite e calendario. Noi per esempio siamo tornati ieri tardi e andremo subito in campo. Vediamo se nel tempo qualcosa cambi, sono discorsi complicati, speriamo di andare al Mondiale. Obiettivi? In questi anni ho sempre pensato di essere un icona nella Lazio, non solo in campo. Sono di qua. Il percorso è stato complicato e ora sto raccogliendo qualche frutto. Poco, non ho fatto mica 100 partite di fila. Ragiono così, penso alla prossima partita. Lavoro quotidianamente e cerco di andare avanti su questo. Personalmente cerco di migliorare su tutto. Il ruolo, come chiede il tecnico, è al centro. Vedo video dopo le partite e in base all’avversario tutto cambia. Ho qualcosa in meno nella fase difensiva, nel leggere le traiettorie e penso di migliorare qua”.

La sfida al Napoli e gli allenatori

“Nel 2015 ero nel mio primo anno alla Lazio e ricordo un match con il Napoli pieno di emozioni, uno spareggio. Dopo i prestiti non credo di essere cambiato tanto rispetto allo scorso anno. Ho sempre dato il massimo in allenamento e quando venivo chiamato in causa. Giocare ti porta fiducia e capire alcune situazioni. Non sono cambiato rispetto alle stagioni passate, ma avendo continuità cresce la fiducia. Devo continuare così e spero di poterlo fare. Pioli ha creduto in me, mi ha fatto esordire, è come un padre, un punto di partenza importante non solo per l’esordio, ma anche per arricchirmi dopo la Primavera. Mi dispiace non avergli dato tutto al secondo anno, ma ho avuto problemi non dettati dal campo. Inzaghi ti fa stare bene, è competente, trova sempre il modo di essere positivo. Quando c’è il momento giusto ti dà quel qualcosa in più, conosce l’ambiente. Sarri è uno dei migliori allenatori internazionali, stimolante giocare per lui. Ogni giorno impari qualcosa, pretende molto, ma se lo seguiamo i risultati saranno importanti. Tutti i miei compagni pensano partita dopo partita. Le idee sono cambiate dopo cinque anni, normale che l’obiettivo non possa essere a lungo termine. Match dopo match, perché tutto cambia nel giro di poco. Testa al Napoli, ci sono punti importanti. Il nostro centrocampo? Non so quale sia il segreto. Siamo disponibili, tutti, per fare quel qualcosa in più. Il calcio che chiede Sarri, in fase di non possesso, ti porta a recuperare il pallone in fretta. E devi essere messo bene, con la squadra corta spendendo tanto a livello fisico. Tutti hanno voglia di crescere. Con il tempo miglioreremo ancora. Ho fatto il ritiro in un altro ruolo, poi insieme all’allenatore abbiamo parlato e provato lì. I risultati in campo ti aiutano, ma non mi sento un titolare fondamentale per la Lazio. Non la vedo così. Gioco perché Sarri pensa che io possa essere utile. Ho conquistato queste partite da titolare con l’allenamento. La competizione con Leiva e Escalante è positiva. Spero di continuare così”.

Napoli – Lazio, scopri le quote del match. Gioca e vinci su Corrieredellosport.fun

Guarda il video

Napoli – Lazio, scopri le quote del match. Gioca e vinci su Corrieredellosport.fun

Precedente Diretta/ Catania Potenza (risultato 0-0) streaming video tv: si comincia! Successivo Milan, Pioli: "Maignan titolare contro il Sassuolo. Tomori assente"