Caos totale a Brescia: stadio ancora sotto assedio, incendiata l’auto di un calciatore

Al Rigamonti restano chiusi i tifosi del Cosenza, minacciati dalla rabbia degli ultras di casa. A fuoco la macchina del difensore francese Huard

dal nostro inviato Giulio Saetta

2 giugno – Brescia

Tifosi ospiti imprigionati nel Rigamonti a oltre un’ora dalla fine del playout di ritorno che ha sancito la retrocessione in Serie C del Brescia. La tensione è altissima. All’esterno dell’impianto è stata bruciata l’auto del difensore francese del club lombardo Huard. È caos totale dopo il finale drammatico in cui un gol al 95′ ha di fatto spedito in C i padroni di casa dopo 38 anni.

la cronaca

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Attorno all’impianto gli ultras biancazzurri inferociti stanno tentando di sfondare i cancelli per entrare (senza che sia chiaro al momento il motivo). Dopo il lancio di fumogeni e l’invasione di campo che ha costretto l’arbitro Massa a sospendere il match per circa mezzora al 6’ di recupero dopo il gol del Cosenza che significava retrocessione, la rabbia degli ultras è continuata fuori dallo stadio. Scontri, feriti (uno steward, un tifoso ospite e pare pure un rappresentante delle forze dell’ordine), auto incendiate (quella di Huard) e alla fine il tentativo di irruzione nell’impianto. Secondo alcuni l’obiettivo sarebbe dare la caccia ai tifosi del Cosenza (circa un migliaio) ancora dentro l’impianto, per altri forse vogliono sfogare contro chiunque la rabbia per com’è finita la partita.

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