Bufera Robinho, respinto il ricorso: chiesti 9 anni di carcere in Brasile

SAN PAOLO (BRASILE) – Potrebbe ripartire dal Brasile il procedimento giudiziario che vede coinvolto l’ex attaccante verdeoro del Milan Robinho, condannato a nove anni per stupro dalla giustizia italiana. Il 39enne di Sao Vicente potrebbe infatti scontare la pena nel suo paese d’origine ma il Tribunale superiore di giustizia brasiliano (Stj, equivalente della Cassazione italiana) ha infatti respinto un ricorso della difesa del classe 1984 che chiedeva alle autorità italiane di produrre e fornire una copia tradotta dell’intero processo a suo carico.

Robinho, la situazione giudiziaria

Nel gennaio 2022, la Corte di Cassazione aveva confermato la condanna di Robinho e del suo amico Ricardo Falco a nove anni di reclusione per violenza sessuale, confermando così le sentenze comminate in primo grado e in appello. Il governo italiano ha quindi chiesto che la condanna passata in giudicato in Italia venga espletata in Brasile: la Costituzione brasiliana non prevede infatti la possibilità di estradizione dei propri cittadini. L’ex fuoriclasse del Milan si trova al momento in libertà a San Paolo.

Precedente Saladini, la Reggina e troppi coni d'ombra Successivo Szczesny senza filtri: "Arabia? Preferisco le sfide. Resto alla Juve finché mi vorranno"