Brozovic-Inter, aria d’Arabia: per 25 milioni può partire, i piani per sostituirlo

Il croato non è più considerato centrale nel progetto. Tutte le alternative di Marotta nel caso dovesse andare via

Tutto è cambiato, nulla è cambiato. Perché il Marcelo Brozovic tornato negli ultimi due mesi il giocatore di riferimento assoluto della scorsa stagione, è ancora lo stesso Brozovic in bilico della primavera passata, il primo big di una possibile lista dei partenti nell’Inter. La finale di Istanbul può essere stata l’ultima partita in nerazzurro del centrocampista. L’Inter è pronta a ridisegnare quel reparto, spostando stabilmente in regia Hakan Calhanoglu, il cui rinnovo di contratto sarà ufficializzato (insieme a quello di Bastoni) nelle prossime settimane.

Le ragioni sono molteplici, in fondo non così diverse da quelle di qualche mese fa. C’è un monte ingaggi complessivo da abbassare, c’è una ragione tecnica legata a Calhanoglu, che renderebbe di fatto più sopportabile il sacrificio del croato. E pesano, in qualche modo, anche quelle frizioni non dimenticate dello scorso inverno, legate al recupero dell’infortunio pre e post Mondiale. Benintesi: l’Inter può vendere, ma non è disposta a svendere. È il punto condiviso tra il presidente Zhang e la dirigenza. Proprio il numero uno del club, nella notte di istanbul, ha assicurato che non saranno lasciati andare i giocatori migliori. Ecco perché l’Inter manterrà l’asticella alta sui prezzi dei cartellini. Vale per tutti – Onana, ad esempio – vale anche per Brozovic. Perché il croato vada via, in viale della Liberazione deve arrivare un’offerta da almeno 25-30 milioni di euro. Cosa c’è in ballo adesso? Il Newcastle, che aveva mandato segnali al giocatore attraverso intermediari nei mesi scorsi, ora è tornato timidamente a sondare il terreno. Ma in realtà su Brozovic ci sarebbe parecchio movimento in Arabia: almeno un paio di società starebbero valutando l’investimento. L’Inter smentisce le indiscrezioni di trattative avanzate, ma l’interesse è concreto e l’evoluzione dell’affare è tutta da seguire.

E Brozovic? Il calciatore è aperto a ogni tipo di scenario. A Milano non sta male. Ma allo stesso tempo non avverte intorno a sé la stessa fiducia di un anno fa, quando il club fece di tutto per farlo rinnovare. Per intendersi: oggi sarebbe molto più complicato arrivare alla firma, probabilmente un accordo non si troverebbe proprio. Di sicuro, il suo addio alleggerirebbe non poco il monte ingaggi dell’Inter: Brozovic è oggi, Lukaku a parte, il calciatore più pagato della rosa. Ma d’altro canto la sua partenza impoverirebbe non poco il centrocampo. Basta questo per capire che l’eventuale sostituto (in termini numerici, non di ruolo) del croato sarebbe un acquisto di livello. Un titolare, un calciatore subito pronto, non un ragazzo di prospettiva come Asllani per intendersi. E la prima fila, in questo ragionamento, spetta certamente a Davide Frattesi. Non una pista semplice da percorrere, ma l’Inter si è messa in testa di batterla fino in fondo, di non lasciare nulla di intentato. Frattesi piace perché italiano, perché in lui viene intravisto lo stesso margine di crescita di Barella, perché lungo questa stagione ha confermato il proprio rendimento. E perché – è innegabile – il Sassuolo sarà pure una bottega cara, ma l’Inter ha un canale aperto e privilegiato. Il viavai tra Reggio Emilia e Milano è praticamente costante. E l’Inter pensa di avere giocatori, di rientro dai prestito, che possono interessare al Sassuolo. Uno su tutti, per la verità: è il centrocampista Giovanni Fabbian, che quest’anno ha segnato 8 gol in Serie B con la Reggina.

Sergej? Difficile

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E certo, in questo scenario di mercato, con l’Inter alla ricerca di mezzali, il pensiero non può non correre anche a un altro giocatore: Sergej Milinkovic. Che il serbo piaccia a Inzaghi è persino superfluo sottolinearlo, che sia un pallino di vecchia data di Marotta altrettanto. Ma oggi la pista non è calda. L’affare viene considerato di difficile realizzazione, ai limiti dell’impossibile, per i contorni economici dell’operazione. Cosa che evidentemente non è tale per Frattesi. Il pallino del gioco però, proprio come avviene quando è in campo, ce l’ha Brozovic. L’Inter è costretta a un mercato di reazione, non di azione. E dunque, anche l’attesa ha un valore.

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