Brozovic ancora a parte: domani test decisivo, ma Inzaghi valuta le alternative

L’allenatore dell’Inter farà di tutto per avere il croato contro la Fiorentina, che però nemmeno oggi si è allenato con i compagni di squadra

In bilico tra il cuore e la ragione, tra la fretta e la cautela. Si vivono così i giorni della prima settimana dell’Inter senza impegni infrasettimanali da tanto tempo, con la Fiorentina all’orizzonte. Nei pensieri di Simone Inzaghi c’è soprattutto la situazione di Marcelo Brozovic, infastidito da un polpaccio che continua a non dare certezze da quella serata di Champions League ad Anfield. Questa mattina il centrocampista, ancora una volta, si è allenato a parte.

Dejà vu

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Fretta e cautela, si diceva. Su un versante l’unicità di Brozovic è ormai conclamata e l’allenatore vorrebbe far di tutto per averlo nel delicato match contro la Viola, sull’altro una ricaduta sarebbe un peccato troppo grave in vista della corsa finale allo scudetto. E pensare che, dopo l’esito negativo dei primi esami strumentali, il croato sembrava in corsa già per la partita in casa del Torino. E invece alla vigilia del match era arrivata la doccia fredda, con il giocatore che lasciava il ritiro in auto confermando che quel polpaccio non era ancora a posto. È una situazione beffarda, in cui il calciatore che Inzaghi fatica maggiormente a rimpiazzare è proprio quello attorno a cui aleggia un clima di incognita.

In bilico

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Anche oggi Brozovic si è quindi allenato a parte, così come Stefan De Vrij che invece punta diretto alla Juventus post-pausa. A questo punto per il croato resta la seduta pomeridiana di domani, che però è già quella della vigilia: nel migliore dei casi il centrocampista si allenerà in gruppo e prenderà parte al match di campionato, nel peggiore abdicherà invece per il secondo weekend consecutivo. La situazione è quindi analoga alla scorsa settimana, con la differenza che ora Inzaghi ha un pareggio in più nella memoria: l’1-1 contro il Torino, segnato proprio dall’assenza del regista.

Posto vacante

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Il tema del cosiddetto vice-Brozovic che non esiste a questo punto riprende forma e sostanza, con una soluzione alternativa da preparare in caso di forfeit. L’esperimento con Nicolò Barella non è andato bene e non sarà riproposto, mentre Matias Vecino non ha convinto in nessuna delle due occasioni in cui è stato schierato in regia (Empoli e Torino). Arturo Vidal è reduce da una settimana in cui certamente non ha guadagnato punti e una sua titolarità sarebbe quantomeno sorprendente. All’appello mancano quindi Roberto Gagliardini e Hakan Calhanoglu: il primo aveva già ricoperto quel ruolo con Antonio Conte nella scorsa stagione, il secondo lo ha fatto più volte in passato. Inzaghi spera nel recupero del suo regista, ma nel frattempo si spreme le meningi per un piano B.

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