Bravo Palermo, ma ora occhio a due mine vaganti

TORINO – E ora, è tutto un altro Palermo. Il trionfo dei siciliani, martedì sera a Venezia, rifilando tre reti a una diretta avversaria per la A, profuma tanto di svolta per i rosanero. E il fatto che Brunori, il bomber-capitano-guida e uomo copertina si sia finalmente sbloccato, segnando i tre gol, ha completato al meglio la festa. Come spazzare via in un colpo solo tutte le perplessità che prima di martedì c’erano sulla squadra di Corini. Beninteso, i progressi rispetto alla scorsa stagione erano già evidenti, soprattutto si notava una maggiore solidità ma anche una gestione migliore delle partite. Ma la sconfitta in casa col Cosenza di venerdì scorso aveva ri-alimentato tanti dubbi. Tutti cancellati dalla seratona del Penzo, al termine della quale anche Corini gongolava, perché dopo una prova simile non se ne può fare a meno. “La classifica? E’ presto, ma la guardiamo con piacere”. Già, ora il Palermo è secondo assieme al Como, a -4 dalla capolista Parma, cioé è in linea con le ambizioni stagionali, è dal primo giorno della nuova annata che i proprietari di Football City Group dicono che questo dev’essere l’anno del ritorno in quella Serie A lasciata nel 2017. Il mercato fatto in estate, del resto, con il Palermo re delle trattative di B, doveva portare a questa classifica lusinghiera. E ora, bisogna sfruttare l’euforia, tornare a riempire il Barbera che finora ha un numero di presenze buone ma non ottime. Domenica 1 ottobre sbarcherà il Sudtirol di Bisoli, ancora imbattuto e che pare in grado di replicare la straordinaria annata 2022/23. Curiosità: anche nella scorsa stagione si giocò nella stessa data e gli altoatesini sbancarono il Barbera con una rete di Odogwu, lesto ad approfittare di un errore del portiere Pigliacelli su un rinvio. Partita che fu uno spartiacque: il Sudtirol con quel risultato di prestigio mise le basi per il 6° posto finale e la semifinale playoff; il Palermo invece, fece capire di poter essere quella bella incompiuta che poi fu. Ricordi archiviati, stavolta può essere tutta un’altra storia. Poi, il 7 ottobre, nell’ultimo turno prima della sosta per le Nazionali, il Palermo andrà a Modena, in casa di un’altra squadra ancora imbattuta e con una classifica che fa sognare. Dopo questi due seri esami contro quelle che forse sono le maggiori mine vaganti della B, alla pausa dal campionato si potranno tirare le prime somme. E chissà, a quel punto, come sarà messo in classifica il Palermo di Corini.

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