Bonucci: “Ritrovare l’umiltà degli anni vincenti. Giovani, questa maglia è diversa”

Il senatore bianconero alla vigilia dell’esordio in Champions a Malmoe: “C’è da lavorare sul campo e nella testa, molti compagni in azzurro sono più tranquilli ma se sono alla Juve è perché lo meritano. C’è un capitano che porta la fascia e uno che non la porta. Con Allegri rispetto e stima reciproci”

dal nostro inviato  Luca Bianchin

13 settembre – Malmoe

Leonardo Bonucci si siede di fianco a Max Allegri nella prima conferenza stampa Champions della stagione e la scena è particolare. Alla vigilia della prima partita, generalmente vicino all’allenatore parla il capitano e così la frase estiva di Allegri sulla fascia “da comprare per giocare in piazza” torna in mente. Bonucci ne parla e si allarga al suo rapporto con l’allenatore: “C’è un capitano che porta la fascia e uno che non la porta – commenta, ed è chiarissimo quale ruolo senta suo -. Il mister mi ha chiesto di fare la conferenza e io ci metto la faccia, come tante volte in passato”. Poi butta un po’ di acqua sul fuoco di un rapporto che è stato e forse, in parte, resta complesso: “Io e il mister non ci siamo dati frecciate. Il nostro rapporto è sempre stato sincero, c’è sempre stato rispetto e stima reciproca. Ho avuto anche discussioni con altri allenatori. Secondo me è un modo di crescere, entrambi vogliamo migliorare. Io con lui sono il calciatore che ha giocato di più nonostante sia stato qui un anno in meno di altri. Dobbiamo solo far vedere la miglior versione di noi”.

UMILTA’ E COMPATTEZZA

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I guai della squadra di queste settimane però chiedono una spiegazione e questa è quella di Bonucci: “E’ evidente come ci sia un problema di continuità mentale di squadra e singoli, c’è da lavorare sul campo e nella testa – dice -. Abbiamo le qualità per fare una grande stagione ma se non mettiamo tutto in campo rischiamo di vivere situazioni come quelle delle prime tre partite e sono troppe. Ora poche chiacchiere, ritroviamo l’umiltà delle stagioni vincenti, facciamo squadra con i singoli. Solo col gruppo si può riprendere la strada che spetta alla Juve, che non può essere questa”.

LA MAGLIA

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Bonucci parla da veterano e in paio di momenti manda un paio di messaggi ai ragazzi della squadra. Il primo è sull’applicazione: “I giovani che sono qui da uno o due anni devono capire che indossare la maglia della Juve non è come indossarne altre. Non devi mai tirarti indietro, non devi dare mai nulla per scontato”. Come se in spogliatoio ci fosse bisogno di tirare le orecchie a qualcuno, richiamare tutti ai loro compiti.

GLI AZZURRI

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Il secondo messaggio è sulla gestione dello stress: “La pressione è su di noi ma devi esserci abituato – dice Bonucci -. Se ti spaventa la pressione, non puoi giocare alla Juve. La differenza di rendimento con la Nazionale di alcuni di noi? In Nazionale alcuni sono molto più tranquilli di testa. Noi più grandi dobbiamo spiegare che, se loro stanno alla Juve, è perché possono starci. Sappiamo che i giocatori della Juve sono grandi giocatori, anche se alcuni devono ancora esprimere le loro doti migliori. In campo devi pensare a fare la cosa giusta e a divertirti, che toglie più pressione di tutto”. E allora, escludendo Chiesa e Chiellini per motivi diversi, sembra un messaggio per Bernardeschi e Locatelli.

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