Bonucci è in Italia: aspetta la Roma

Bonucci è in Italia con l’obiettivo di non tornare più in Germania. Ha fatto un passaggio a Viterbo, prima di andare in montagna, per ritrovarsi con i familiari più stretti nella sua Pianoscarano, quartiere medievale dove è nato e cresciuto, vestito a festa per Natale come tutta la Città dei Papi: all’aria di casa, anche per una toccata e fuga, del resto non si rinuncia. Nella sua testa ora c’è soltanto la Roma. Ha una gran voglia di chiudere e mettersi alle spalle la fallimentare avventura in Germania per avvicinarsi alla moglie e ai figli, rimasti a Torino in questi difficili mesi di esperienza tedesca. 

Bonucci alla Roma? Fattore Foti

Come raccontato su queste pagine, i contatti vanno avanti da più di una settimana e dal primo istante c’è stata anche l’intenzione della Roma di ragionare sulla fattibilità dell’affare, con Tiago Pinto al lavoro (quello di Bonucci era un nome valutato dal gm anche in estate). Ora i motivi per chiudere sono almeno tre. Il primo: l’ex Juve è un innesto low cost e sarebbe subito disponibile in questa fase di super emergenza, con Smalling ancora out e l’assenza di N’Dicka per la Coppa D’Africa. Conosce molto bene Foti (i due hanno giocato insieme a Treviso nel 2008) con il quale avrà sicuramente parlato in questi giorni e che è stato il ponte con lo staff tecnico e José Mourinho, propenso al suo arrivo. Anche dallo spogliatoio sono emersi una serie di consensi illustri. Ci riferiamo agli azzurri del gruppo ma pure a Dybala, in ottimi rapporti con Bonucci dai tempi della Juve. Fu infatti proprio il difensore a riportarlo in campo, nel giorno del suo addio, per permettergli di ricevere l’ultimo e commosso saluto della Curva. Poi c’è l’esperienza internazionale, valore aggiunto che pesa. 

Bonucci, il contratto

Il classe ’87 non avrebbe problemi a liberarsi dall’Union Berlino prima di firmare un contratto con la Roma fino al prossimo giugno. I giallorossi a quel punto dovrebbero coprire solo gli ultimi mesi, versando circa 1 milione sul conto del 36enne che la scorsa estate ha concordato una sorta di buonuscita dalla Juve sui 3 milioni. Bonucci, ricordiamolo, non voleva lasciare l’Italia. Ha detto sì ai tedeschi solo perché era sfumata la possibilità di firmare con la Lazio. Ma a Berlino c’è stato un problema tattico: lo stile di gioco non si è sposato bene con le qualità di Bonucci che ha vissuto un periodo molto negativo anche per i risultati della squadra, subito fuori dalla Champions e in piena lotta per non retrocedere.  

Bonucci, addio Berlino

Gli stessi tifosi non si aspettavano l’arrivo di un giocatore come il 36enne. Avrebbero preferito uno con caratteristiche diverse, considerando lo choc per la mancata firma di Isco dello scorso gennaio, dopo le visite mediche dello spagnolo. Un ruolo lo ebbero però le chiacchierate estive con Gosens sulle ambizioni del club: Bonucci si convinse che il suo rendimento in Germania sarebbe potuto essere diverso. Ma così non è stato. Senza dimenticare le panchine di troppo: indimenticabile quella contro il Napoli all’Olympiastadion, in occasione della vittoria degli azzurri per 1-0 in Champions. Ma ora i pensieri dell’ex Juve sono rivolti solo alla Roma, in stretto contatto con l’entourage del difensore anche a causa delle difficoltà riscontrate per arrivare a Theate, Kiwior, Solet e Lenglet (su quest’ultimo c’è la concorrenza del Milan e dei club esteri). 

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