Bologna, quelli di Mihajlovic senza Mihajlovic

BOLOGNA – Scoop. Il Bologna ha vinto il derby dell’Appennino. Ne ho visti di più belli, ma questo farà storia. Perché ha vinto il Bologna di Sinisa senza Sinisa. I suoi ragazzi sono entrati in campo con due opzioni: una, prudente, «giocheremo per te», l’altra, eroica, «vinceremo per te». Lo stadio – tempio della fede rossoblù – ne suggerisce un’altra, cinica, pratica: il silenzio.

Il Bologna vola con Barrow ed Arnautovic: Fiorentina ko

Già. Il nome di Mihajlovic ieri non s’è mai sentito. In campo lo sostituiva Vigiani, quello della primavera; dietro uno schermo di cristallo si celava Thiago Motta, il sostituto di domani. Come dire – e diciamolo – la vita continua. L’Operazione Oblio è riuscita. Ma almeno uno un pensiero a Sinisa l’avrà rivolto: dico Arnautovic, il vincitore, l’unico rossoblù con i piedi da gol che l’ex allenatore ha voluto trattenere a Bologna, pur richiesto altrove con buoni ingaggi: e magari, caduto Sinisa, avrà smoccolato, «Ancora una volta son rimasto solo».

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E invece eccolo, Arna, protagonista assoluto: prima lancia Barrow (rinato, protagonista insieme al bomber), al 59’, per il gol del pareggio, poi ci pensa lui direttamente, dopo un suggerimento di Kasius, a mettere in rete il gol della vittoria al 62’. Come se il Bologna non fosse quell’accozzaglia di poveracci che nel 2022 aveva vinto solo quattro volte (statistica offerta dalla società).

Serie A, il Bologna vola con Barrow e Arnautovic: Fiorentina ko 2-1

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Serie A, il Bologna vola con Barrow e Arnautovic: Fiorentina ko 2-1

Quante madri avrà, adesso, questa bella vittoria su una Fiorentina tecnicamente dotata ma ieri vista senza cuore? E a chi era indirizzato quel finale, esplosivo inno di Dalla che la curva Bulgarelli ha sparato al cielo quasi per salutare in gran festa tempi migliori? Smetto di affondare il dito nel miele e prendo le parole di Lucio come un messaggio di benvenuto al futuro per Thiago Motta: “Vedi caro amico/ cosa ti scrivo e ti dico, / e come sono contento di essere qui in questo momento, / vedi caro amico cosa si deve inventare per poterci ridere sopra, per continuare a sperare…”. Questo è teatro e forse non tutti sanno che il Dall’Ara ha fatto spesso concorrenza all’Arena del Sole. Come quando…

“Arna” credo lo sappia da tempo – almeno da quando è stato accolto a Bologna come un dio – che i tifosi storici, competenti o solo sognatori, vedono in lui l’erede dell’indimenticabile (e anche insuperabile, immagino) Harald Nielsen. Una preziosa nota statistica suggerisce che Marko Arnautovic è il secondo giocatore straniero – dopo Harald – a segnare almeno sei reti dopo sei gare (“Dondolo” in verità ne fece sette). Lo scrivo perché oggi si può dir tutto. Anche che la vita ricomincia. Il Bologna è una fede ma anche una speranza.

Bologna, Fenucci: "Thiago Motta nuovo tecnico. Su Sinisa niente lezioni morali"

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