"Bilanci Juve? Impossibile contestarli. Prisma a Milano? Nessuna sorpresa"

Buongiorno Federico Consulich. In qualità di professore ordinario di Diritto Penale all’Università di Torino, oltre che avvocato ed esperto di reati economici e finanziari che l’ha portata a scrivere anche un libro sul tema della manipolazione del mercato “La giustizia e il mercato”, è rimasto sorpreso dalla requisitoria di 17 pagine scritta dal Procuratore generale della Corte di Cassazione che esprime un parere netto sulla necessità di spostare il processo “Juventus” da Torino a Milano?

«Sinceramente no, perché sui temi della competenza per territorio per questo tipo di reati finanziari ci si interroga da molto tempo e in particolare – da dopo il 2005, quando la fattispecie penale ha assunto le attuali connotazioni – se la dimensione così immateriale e “tecnologica” di questi reati si interfacci correttamente con le regole processuali tradizionali che definiscono la competenza per territorio. Queste ultime sono infatti pensate per altri tipi di reato: fattispecie materiali e immediatamente percepibili nella loro concretezza (si pensi ai reati contro la vita, a quelli contro il patrimonio o la Pubblica Amministrazione). Proprio per questo sia in dottrina che in giurisprudenza c’è sempre stata una pluralità di letture sul luogo di commissione degli abusi di mercato».

Proviamo allora a spiegare le diverse casistiche?

«Diciamo che esistono due grandi famiglie di turbative di mercato. La manipolazione operativa, quella che si fa comprando e vendendo strumenti finanziari (od obbligandosi a farlo ad una data scadenza), che ha modalità di manifestazione più semplici e si realizza sempre sul mercato, che poi la giurisprudenza tendenzialmente colloca a Milano, dove ha sede il mercato azionario principale. E poi c’è la seconda grande famiglia, costituita dalle manipolazioni informative: queste si concretizzano in varie forme e luoghi. Dai comunicati ufficiali alle semplici dichiarazioni scritte o orali, perfino un’intervista. Se io fossi l’AD di una società quotata che fornisce una risposta non corrispondente al vero interrogato da un giornalista, allora bisognerebbe decidere dove si è compiuto il reato di manipolazione del mercato: dove ho parlato, dove ha registrato la chiacchierata il giornalista dall’altra parte del telefono o a Milano dove poi le azioni vengono scambiate? Nel caso del processo della Juventus in realtà abbiamo un profilo ancora differente».

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