Belotti lancia la sfida: vuole dimostrare a Mourinho quanto vale

ROMA – Sei giorni fa Andrea Belotti ha vissuto la sua miglior partita da quando veste la maglia della Roma. Due gol vitali per la squadra di Mourinho, una doppietta che ha portato i suoi a riacciuffare la Salernitana e, quindi, a prendersi almeno un punto nella prima giornata di campionato. Una bella iniezione di fiducia per il Gallo che è tornato a cantare domenica scorsa 476 giorni dopo il suo ultimo gol con il Torino in campionato. L’astinenza è terminata, adesso Belotti cerca qualcosa di forse ancora più difficile: confermarsi. Lo deve fare per la Roma, per Mourinho che gli ha dato fiducia, per il club che gli ha rinnovato il contratto dopo una stagione deludente (complice anche l’infortunio di Abraham). Ma lo deve fare anche per se stesso. Perché molto presto aumenterà la concorrenza di Belotti nella casella del centravanti e lui dovrà dimostrare di poter essere utile alla causa giallorossa, ma soprattutto di stare “sul pezzo”. Cioè di poter dire la sua da titolare, di mostrare a Mourinho di essere in forma e di aver ritrovato il fiuto del gol. Per scacciare l’ombra di Azmoun (che al momento comunque è infortunato), e quella ancora più pesante del centravanti che la Roma sta cercando di prendere a Londra. Se arriverà, Romelu Lukaku sarà il titolare. Ma se arriverà, Big Rom avrà anche bisogno di un buon vice per poter riposare, avere una staffetta a gara in corso e poter contare su un compagno in caso di necessità.

Belotti, un attaccante rigenerato

La sfida di Belotti parte già da stasera. Contro il Verona Andrea dovrà cercare di ripetere la stessa prestazione fatta domenica scorsa contro la Salernitana. Sacrificio e determinazione, oltre al cuore che anche l’anno scorso non è mai mancato, ma soprattutto i gol. Quelli che vuole Mourinho, quelli che vogliono i tifosi che non hanno mai smesso di sostenere il Gallo sperando di poter vedere quel ragazzo che il Torino non voleva cedere se non per una offerta da cento milioni. Adesso Andrea si sente bene, quasi rigenerato da una estate di duro lavoro e con una preparazione atletica che finalmente lo ha rimesso in sesto. Del resto, un anno fa arrivò alla fine di agosto dopo tre mesi di allenamenti individuali. Niente preparazione e uno stato fisico non ottimale per tutta la stagione e che naturalmente ha condizionato il suo rendimento. Ora Belotti si sente bene, si sente di poter dare tanto alla Roma e al suo tecnico e farà tutto per essere protagonista anche questa sera al Bentegodi. Per lanciare un segnale al tecnico, al club, ai tifosi ma soprattutto ai suoi rivali. Chi è già arrivato nella Capitale e chi – come i romanisti sperano – arriverà tra qualche giorno.

Roma, Belotti fa il bilancio: "Ritiro positivo, sono contento"

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Roma, Belotti fa il bilancio: “Ritiro positivo, sono contento”

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