Ausilio, schiaffo a Brozovic: “Non sempre importante, è il passato Inter”

MILANO – È un fiume in piena Piero Ausilio. Il ds dell’Inter, ospite dell’evento “Sport e Musica nell’era della performance. Basta ancora il solo talento?” alla Triennale di Milano, affronta tantissimi temi. A partire dai rinnovi di Bastoni (2028) e Calhanoglu (2027): “Li avevamo preparati da tempo, siamo stracontenti perché vogliamo costruire con loro presente e futuro. Era doveroso prolungare con loro anche per l’importanza che hanno avuto in queste stagioni, è il giusto riconoscimento al lavoro importante che hanno fatto”.

Poi parla della sua lunga militanza nella dirigenza nerazzurra: “Sono tanti anni che lavoro per l’Inter, 14 da ds e 25 in totale. Non è che non abbia provato ad andare via, ma non ci sono state uscite nonostante i cambi di proprietà e presidenza. Per me è un orgoglio e una soddisfazione, nell’Inter ho fatto un percorso. Io sono entrato come segretario del Settore Giovanile, poi direttore del settore giovanile, poi vicedirettore sportivo, poi dal 2014 sono il ds. Sopra di me c’è un amministratore delegato”.

Inter, Ausilio su Frattesi e l’opzione Samardzic

Ausilio parla poi del neoacquisto Davide Frattesi: “È stata dura perché come in tutte le trattative ci sono difficoltà, soprattutto quando si parla col Sassuolo. Erano in tante su di lui, è un giocatore forte, che è cresciuto tanto in questi anni e che aveva attirato l’attenzione di tante squadre italiane. Noi ci abbiamo lavorato, siamo stati più convincenti e il ragazzo ci ha dato una mano perché vedeva nel progetto Inter il progetto migliore”. Un altro nome per il centrocampo è quello del 21enne dell’Udinese Samardzic: “Io parlerei di situazioni che possono essere prese in considerazione. Abbiamo già dei ragazzi che possono fare quel ruolo, quindi nel caso prima dobbiamo valutare alcune uscite. A quel punto potremmo pensare a come completare un reparto già forte e competitivo. Quando partirà la stagione saremo in 6. Col mister e Marotta pensiamo che la rosa ideale sia così per andare avanti su tutti i fronti. Servono calciatori importanti e competitività fra loro, vogliamo avere il doppio ruolo con 20 calciatori di movimento e 3 portieri”.

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