Arthur-Locatelli, la coppia è giusta: così Allegri ha trovato la soluzione in mezzo

Terza partita di fila insieme, con loro i bianconeri hanno sempre vinto: il brasiliano in regia permette all’azzurro, che all’andata con la Samp segnò il suo primo gol bianconero, di sganciarsi per cercare la porta

La nuova coppia della Signora è ancora in fase di rodaggio ma ha numeri che la rendono particolarmente interessante. Arthur-Loca è un duo di centrocampo figlio più della necessità che della volontà, perché Massimiliano Allegri li ha messi in campo insieme dall’inizio per mancanza di alternative, però sta dimostrando una validità tale da poter diventare una soluzione stabile anche per il futuro. In mezzo a tanta emergenza, il tecnico ha trovato una scialuppa di salvataggio alla quale aggrapparsi. Oggi pomeriggio a Marassi, dove la Juventus affronterà la Sampdoria alla ricerca di una vittoria che le consenta di mantenere il quarto posto e di allungare a 15 la striscia di risultati utili positivi, Arthur e Manuel Locatelli saranno titolari in tandem per la terza volta consecutiva, quarta in tutta.

Il bilancio finora è di 3 successi su 3, più gol fatti (2 contro 1,5 senza uno dei due) e meno subiti (0,3 contro 1), in linea con il momento positivo che sta attraversando la Juventus, unica squadra imbattuta in Italia nel 2022 (nei top 5 campionati europei, oltre ai bianconeri, ci sono riuscite finora solo Siviglia, Liverpool, Barcellona e Newcastle) e unica ancora in corsa su tre fronti, scudetto, Champions League e Coppa Italia, sebbene Massimiliano Allegri continui a ripetere che il tricolore non è affare per Madama: “Il nostro obiettivo è entrare tra le prime quattro — ha ribadito il tecnico ieri in conferenza stampa —, e ancora non abbiamo fatto niente. Bisogna chiacchierare tanto e fare molto. Le squadre che sono davanti a noi ci resteranno perché hanno troppi punti di vantaggio, noi non possiamo far altro che pensare a noi stessi, metterci carattere, voglia e orgoglio per portare a casa il risultato. Il calcio si gioca sul filo, avete visto come è finita tra Real e Psg? Quando tutto va liscio arriva l’imprevisto e bisogna essere bravi a gestirlo”.

L’imprevisto in questo caso sarebbe ricadere negli antichi difetti, quando nei primi mesi del campionato la Juventus soffriva e perdeva punti con le squadre che lottano per salvarsi, come appunto la Samp. In quella squadra Locatelli aveva già un posto da titolare in cabina di regia, mentre Arthur tribolava per ritagliarsi un ruolo di primo piano che in realtà a Torino non aveva mai avuto nella sua prima stagione in bianconero (complici gli infortuni) dopo un lungo stop per un intervento necessario per rimuovere l’ossificazione della membrana interossea della gamba destra. L’impiego dei due finora è stato molto differente: Loca è insieme a Morata il bianconero con più presenze stagionali (37), ed è il terzo giocatore più utilizzato da Allegri (il secondo di movimento dopo De Ligt: 2268 minuti giocati e 28 presenze da titolare), il brasiliano invece è sceso in campo dal primo minuto quasi un terzo delle volte dell’azzurro (11) e fino a due settimane fa non aveva mai fatto 90 minuti per tre match di seguito. Arthur fu anche sul punto di andare via a gennaio, non se fece nulla un po’ perché Juve e Arsenal non erano d’accordo sulla formula, un po’ perché Allegri non ha mai spinto per l’addio dell’ex Barcellona, convinto che alla lunga sarebbe stato utile alla causa.

La miccia che ha fatto scoccare la scintilla è stato l’infortunio di Zakaria a Empoli: Arthur era titolare, Locatelli no, da lì è iniziata una nuova e proficua convivenza che per Loca ha portato anche delle piacevoli novità: con Arthur in versione play è scivolato più a destra, nel ruolo di mezzala-incursore, con compiti più simili a quelli che aveva in Emilia con De Zerbi e che ha con Mancini in Nazionale. Locatelli è abituato dai tempi del Sassuolo a giocare con un altro centrale accanto, con Maxime Lopez aveva trovato una sintonia che alla Juventus potrebbe ricrearsi con Arthur.

I due possono diversi le incombenze in campo e Manuel può allargare il suo raggio d’azione: il brasiliano sta più basso e consente a Loca di alzarsi di più, alla ricerca di corridoi che possano condurlo fino al gol: finora solo 3 in questa stagione, tutti in campionato, il primo proprio nella gara d’andata con la Samp, poi nel derby e nel pirotecnico 4-3 dell’Olimpico contro la Roma. Con Vlahovic probabilmente dirottato inizialmente in panchina servirà ancora di più il contributo della mediana sottoporta. L’ultima rete di un centrocampista bianconero in campionato è datata 6 febbraio, debutto e griffe sul 2-0 per Zakaria nel successo sull’Hellas Verona. Arthur invece quest’anno non ha ancora mai segnato, solo un centro nella scorsa stagione (al Bologna), ma Allegri lo apprezza parecchio per la sua capacità nel saper gestire il pallone, anche se può ancora migliorare in fase difensiva. In una Juve dimezzata, con 7 giocatori ancora indisponibili (Dybala, Chiellini, Bonucci, Zakaria, McKennie, Chiesa e Kaio Jorge) la mediana raddoppia e trova una nuova identità, che può andare bene anche per il futuro.

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