Amadeus: “Mihajlovic l’ha voluto fortemente Ibra per raccontare la loro amicizia”

Il conduttore: “Vedrete un lato insolito di Zlatan. Quando gli ho chiesto di cantare l’ho visto un po’ preoccupato. Ci uniremo anche io e Fiorello, vedrete che quartetto!”

Su il sipario, si annuncia un Festival di Sanremo ricco di sorprese. Alla curiosità per i brani, ventisei cantanti big (è un record), si unisce l’attesa per gli sketch degli interisti Amadeus e Fiorello con Zlatan Ibrahimovic e giovedì pure con Sinisa Mihajlovic, ospite della serata.

“L’ha voluto fortemente Ibra – ha detto Amadeus – per raccontare la loro bella amicizia, come è nato il loro primo incontro”. Non saranno solo canzonette, vedremo anche il lato umano dei due campioni, quello di Sinisa abbiamo imparato a conoscerlo dopo la malattia, questa volta sarà Zlatan a raccontare i risvolti della sua vita in un teatro vuoto, ma alla grande platea della televisione.

Ex jugoslavia

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Sinisa serbo, Zlatan nato a Malmoe da mamma croata e cattolica e padre bosniaco e musulmano emigrati in Svezia, un passato duro, difficile, nomade, il riscatto grazie al pallone anche se la pianta del razzismo è difficile da estirpare (Zlatan è stato vittima di insulti etnici, purtroppo, anche durante la partita contro la Stella Rossa di Belgrado). Ecco, li vedremo insieme. E se Ibra ha scelto il campo, il palcoscenico dell’Ariston, Sinisa ha scelto la canzone “Io vagabondo”, successo dei Nomadi del 1971, significativa più che mai. “Ibra l’ho visto un po’ preoccupato quando gli abbiamo chiesto di cantare – conclude Amadeus, ridendo – ma ci uniremo al coro anche io e Fiorello, vedrete che quartetto! Conoscerete un Ibra insolito, molto simpatico”.

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