Top & Flop della 29ª: Ochoa para tutto, Zaccagni ispira e segna. Disastro Origi

Andiamo a vedere i “top” e i “flop”, ossia chi ha dato gioie (e dolori) ai fantallenatori.

top

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La copertina è tutta per Guillermo Ochoa (19 crediti), portiere in forza alla Salernitana dallo scorso gennaio e autore di ben dieci parate nella sfida di venerdì contro l’Inter. Voto 8 per il portiere messicano, manna del cielo per il modificatore difesa dei fantallenatori che hanno puntato, a sorpresa, sulla sua super performance e sono stati ampiamente ripagati. Mattia Zaccagni (61) si conferma il miglior centrocampista del torneo in ottica fantacalcio. Dopo il centro alla Roma, l’ex Verona decide un altro big-match, stavolta offrendo prima l’assist a Milinkovic-Savic che sblocca la sfida contro la Juve, poi realizzando il 2-1 su colpo di tacco di Luis Alberto. Prestazione da “7,5” e 4 punti di bonus che lo proiettano sempre più al top. Per i fantallenatori impossibile farne a meno, è praticamente un attaccante aggiunto. Stesso voto per chi chiude il trittico dei migliori di giornata. Parliamo del solito M’Bala Nzola (54), attaccante dello Spezia autore di una grande prova contro la Fiorentina.

flop

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Prestazione horror per Andrea Consigli (12 crediti) che si becca un pesante 4 in pagella. Il portiere del Sassuolo è spettatore non pagante per gran parte del match, poi capitola nel finale: prima si piega al colpo di testa di Ceccherini, poi la combina grossa passando la sfera a Gaich che ringrazia e ribalta la sfida consentendo al Verona di guadagnare punti preziosi. Stesso voto pesante anche per Divock Origi (27), attaccante del Milan che ha sprecato l’ennesima occasione per lasciare il segno. Contro l’Empoli ha iniziato dal primo minuto causa turnover in vista della Champions, ma il frame più importante del match è l’uscita dal campo sotto i fischi di San Siro, a conferma di una prestazione disastrosa. L’ex Liverpool, finora, è stato un flop clamoroso. Chi, invece, ha sempre fatto bene negli anni è stato Juan Cuadrado (27). Il difensore della Juventus, però, è reduce da una stagione con pochi alti e tanti bassi. Anche contro la Lazio ha confermato questa tendenza con una prestazione decisamente nervosa (rischia più volte il rosso) e, soprattutto, perdendosi più volte l’inafferrabile Zaccagni.