Muslera sbaglia, crolla l’Uruguay “italiano” in Bolivia. Mondiale lontano…

Tabarez tiene il primo tempo in panchina Suarez e la Celeste perde 3-0 sotto i colpi di Arce (doppietta) e Moreno Martins. I padroni di casa sbagliano pure un rigore e chiudono in 10 per un’espulsione

Il 14° turno di eliminatorie sudamericane per il Mondiale si apre con il fragoroso crollo dell’Uruguay in Bolivia. La truppa di Tabarez torna da La Paz con tre gol sul groppone che complicano tremendamente il cammino verso Qatar 2022. Una doppietta di Arce e un gol di Moreno Martins, capocannoniere delle Eliminatorias insieme a Neymar (sette gol), condannano la Celeste alla quarta sconfitta consecutiva. Già fuori dalla zona playoff per differenza reti, adesso rischia di perdere ulteriore terreno in classifica.

HARAKIRI MUSLERA

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Tabarez è sempre in emergenza e per la cruciale sfida agli oltre 3 mila metri di La Paz sceglie di preservare Suarez, puntando su un attacco giovane il talentuoso Torres e Martinez. In mezzo confermato il blocco “italiano” con Nandez, Vecino, Torreira e anche Bentancur, recuperato dopo i problemi accusati nella precedente sfida con l’Argentina. Poche variazioni rispetto all’undici sconfitto dall’Albiceleste e poche differenze anche in termini di prestazione: nonostante la necessità di fare punti per la precaria situazione in classifica, la Celeste gioca sotto ritmo e con poche idee. La manovra è lenta e gli errori in appoggio grossolani, complici anche le difficoltà ambientali e la scarsa lucidità generata dagli ultimi tre k.o. consecutivi. Non si spiega altrimenti l’erroraccio con cui Muslera regala il vantaggio ai padroni di casa, frutto di un innocuo cross di Arce che il portiere uruguaiano si fa sfuggire dalle mani deviando il pallone in rete. Il colpo è durissimo e per l’Uruguay va di male in peggio, perché la dormita generale della difesa al 45’ sul calcio d’angolo di Arce consente a Moreno Martins di firmare il raddoppio con perfetto stacco a centro area.

NAUFRAGIO CHARRUA

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Nella ripresa arriva logicamente l’ora del Pistolero e l’Uruguay si riversa in avanti senza troppi calcoli, ma una grande parata di Lampe e un salvataggio di Sagredo sulla linea frustrano i tentativi di reazione charrùa. La Bolivia si concede persino il “lusso” di sprecare un rigore (60’), frutto dei tanti contropiede a cui la Celeste si espone inevitabilmente. Ma per l’Uruguay non c’è nulla da fare e il crollo diventa verticale quando i padroni di casa, in dieci contro undici dal 76’ per l’espulsione di Algaranaz, arrotonda il risultato con il secondo sigillo di Arce. Cala così il sipario su una Celeste in caduta libera, momentaneamente fuori da Qatar ’22 e con una panchina più che mai traballante. Spifferi da Montevideo riferiscono infatti di un possibile esonero nelle prossime ore.

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